Gli esami della sessione invernale si avvicinano. La maestra alle scuole elementari diceva sempre: “Scemo e stupido chi copia”, per attaccare chiunque avesse bluffato ai compiti in classe.
La colpa, se si copia ad un esame universitario, sia scritto che orale, aumenta esponenzialmente. Ancora di più adesso con gli esami telematici. E in ballo per l’universitario copione ci potrebbe essere anche un anno di galera.
Nell’ultimo anno accademico, dettato dal Covid-19, i docenti universitari fanno qualsiasi cosa e usano vari stratagemmi per scovare gli astuti studenti. Come mettere il candidato dietro uno specchio, che fa da garante della verità. Altri professori per un esame orale decidono addirittura di far bendare l’alunno, per accettarsi della validità. Ogni giorno se ne inventano una, ma gli studenti, che se pensassero a studiare, tanto quanto pensano ad imbrogli per copiare, avrebbero il 30 lode assicurato, non demordono. Cercano in tutti modi di trovare strumenti nuovi, tecnologici e dannatamente geniali.
La copiona ha rischiato 1 anno di carcere
A Padova, ad esempio, nel 2016 una studentessa per passare il tosto esame di Procedura Civile, che tentava e ritentava da mesi, ha deciso di farsi aiutare da degli auricolari a bottoncino. Da un’altra stanza, infatti, un suo fidato collega le ha suggerito tutte le risposte esatte, ad una modica cifra di 50 euro. Peccato che la ragazza avesse rilevato prima ad alcuni colleghi la sua furbata e durante l’esame dei poliziotti in borghese le hanno sequestrato gli auricolari dell’imbroglio. E dell’esame ne è rimasto solo cenere.
Insomma una storia triste. Addirittura i due imbroglioni avrebbero rischiato grosso. Infatti secondo la legge copiare è una violazione dell’articolo 1 della legge 475 del 1925: “Chiunque in esami o concorsi…presenta, come propri…lavori che siano opera di altri, è punito con la reclusione da tre mesi a un anno“.
Da tre mesi ad un anno. Questo è il tempo che si rischia scopiazzando in tutti i modi.
La fine di chi copia e viene scoperto
Ovviamente nella realtà dei fatti, se si copia all’esame scritto o si imbroglia a quello orale, al massimo si annulla la prova. Il professore si ricorderà il nome del genio per sempre. E quel “per sempre” sta a significare che lo studente quella materia non la passerà mai, neanche pregando il dio Apollo, protettore dell’intelligenza. Ma fortunatamente con gli esami online i metodi di copiatura aumentano. Tentare non nuoce, ma coviene sempre studiare, tranne se si vive in Cina, lì non scherzano mica con la galera.