Il Governo Conte sta studiando il nuovo Dpcm in vigore dal 15 gennaio. Il provvedimento recepisce i pareri del Comitato Tecnico Scientifico, che ha chiesto misure più rigorose per fronteggiare la terza ondata.
Si va verso nuove regole e zone rosse nelle aree in cui i contagi supereranno la soglia critica. Al momento quello che si sa è che saranno istituite nuove zone rosse nelle città che superano la media di 250 positivi ogni 100 mila abitanti in una settimana. Sono quindi tante le aree che rischiano un nuovo lockdown.
Oltre alla proroga delle misure decise nel periodo natalizio, arriveranno nel Dpcm di Conte nuove misure e una stretta sulle aree a maggior rischio.
Dopo l’abbassamento della soglia dell’Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, infatti, il governo sta pensando di introdurre un’altra regola. Come setto, se l’incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti scatterevve in automatico la zona rossa. Significa che sarà in vigore una sorta di lockdown.
È stato l’Istituto superiore di Sanità, a proporre la nuova misura vista l’impennata dei nuovi positivi. L’ipotesi è stata già condivisa dal Cts e dovrà essere concordata con le Regioni. Di sicuro il presidente della Regione, Nello Musumeci, accoglierà con favore l’ipotesi zone rosse visto che ieri aveva chiesto misure più restrittive per l’isola.
L’incontro tra il governo e le Regioni non è ancora stato fissato. La prossima settimana sarà decisiva.
Il governo inizierà a lavorare sulla bozza da lunedì, ma alcuni punti sono già definiti e Speranza li illustrerà alla Camera il 13 gennaio. Verrà confermato il coprifuoco alle 22 e la zona gialla ‘rafforzata’, dunque con il divieto di spostamento tra le regioni.