Mentre governo e politica discutono, e litigano, su calendari e percentuali di rientro a scuola in presenza, tra famiglie, aziende ed esperti di educazione.
Inizia a serpeggiare una grande preoccupazione legata agli strascichi che l’emergenza sanitaria. Comporterà nei prossimi mesi/anni sugli apprendimenti degli studenti, e quindi sul loro futuro, sociale e lavorativo, che rischia di subire danni pesanti.
Sono i risultati di primi studi internazionali sulle competenze degli alunni costretti a lockdown. Più o meno prolungati e al ricorso alle lezioni on line (DAD) a causa del Covid-19.
Ce li anticipa la professoressa Anna Maria Ajello, presidente dell’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione):
E una vita, professionale e accademica, a convincere ministri e decisori politici dell’importanza di una seria valutazione del percorso scolastico dei ragazzi.
I principali sintomi del post Covid in bambini e ragazzi
Dai primi studi effettuati gli esperti hanno rilevato nei ragazzi alcuni deficit nella capacità di concentrarsi, memorizzare e mantenere l’attenzione a lungo. La causa è da attribuirsi a un eccesso di tensione emotiva:
Ansia, stress, preoccupazione sono fattori che incidono negativamente e in maniera diretta sulla concentrazione e sulla motivazione dei ragazzi.
Nei più piccoli si sono notati comportamenti di attaccamento e regressione
– mettersi il dito in bocca, piangere frequentemente di fronte all’insuccesso o alla frustrazione, richiedere la presenza dei genitori –
mentre gli adolescenti hanno manifestato un umore altalenante, irritabilità e difficoltà di concentrazione.
Post Covid o ADHD?
Da questa analisi emerge chiaramente l’importanza del ruolo degli adulti di riferimento:
ancor più che in passato è richiesta una presenza attiva e attenta da parte di genitori, insegnanti e specialisti.
I comportamenti sopra descritti non sono da confondere con disturbi di altra natura come, per esempio, l’ADHD (Disturbo da Iperattività e Disattenzione).
Altri studi condotti sull’apprendimento
Hanno confermato il trend, evidenziando come le perdite di apprendimento maggiore riguardino la matematica rispetto alla comprensione della lettura.
Questo perché, viene sostenuto, la matematica è insegnata a scuola sistematicamente e in genere i genitori sono meno “attrezzati” su questa disciplina, per cui la didattica a distanza da un lato, e la scarsa competenza di mamma e papà dall’altro, finiscono per avere un effetto cumulativo peggiorativo dell’apprendimento».
Leggi anche:
Concorso Guardia di Finanza per 571 posti. Requisito minimo Diploma. Ecco come candidarsi
Azienda inglese offre 50mila sterline per diventare vegani