La storia di Angelo
Questa è la protesta di un commerciante della nostra città. Angelo ha 35 anni e vive e lavora a Palermo. In questa città ha deciso di investire il suo patrimonio e continuare l’attività di famiglia. Oggi Angelo è uno dei tanti commercianti costretti ad abbassare le saracinesche. Uno di quelli che nell’ultimo anno ha dovuto lottare quotidianamente con le incertezze del futuro e le scadenze di fine mese. E si, perché tutto si stoppa in pandemia, ma le scadenze dei pagamenti sono sempre li, puntuali e inesorabili.
Angelo per fortuna ricorderà il 2020 non solo con dolore, perché è stato l’anno della pandemia si, ma è stato anche l’anno della nascita della sua splendida bambina. Adesso però aumentano i pensieri e le preoccupazioni. Che futuro possiamo garantire ai nostri figli?
Protesta di un commerciante esasperato
Dopo l’ennesima chiusura Angelo ha deciso di mettere in atto la sua forma di protesta silenziosa. Così ha tappezzato la vetrina del suo negozio con questi cartelli:
“Cari politici, piuttosto che un’indennità mensile, dovreste avere una partita iva!”, così si legge in uno dei manifesti di Camicia Store, l’attività commerciale di Angelo.
Angelo ci ha chiesto di aiutarlo nella sua protesta composta. Lo abbiamo raggiunto al telefono e ci ha detto: “Questo è il mio grido di dolore, ma è lo stesso di migliaia di attività che in questo momento soffrono e subiscono le decisioni di chi troppo spesso litiga per stabilire quale colore saremo domani“.
In questo mare di incertezze, chiusure, ristori, regioni che cambiano colore, le aziende che erano appena state costituite non hanno ricevuto nessun aiuto. E poi, “Beffa nella beffa, ci dice Angelo, i negozi di maglieria e di camicie come il mio hanno lo stesso codice ATECO dei negozi di biancheria, motivo per cui non abbiamo potuto ricevere nessun contributo ristoro”.
Una situazione preoccupante, che angoscia migliaia di famiglie che quotidianamente combattono contro l’incertezza e si fanno in quattro per arrivare con i conti alla fine del mese.
Angelo è stanco ed esasperato. Ma deve sfoggiare a casa i suoi sorrisi migliori per la sua piccola principessa, che a 2 mesi e mezzo di vita non può ancora immaginare quanto sia duro il mondo, e la vita.
“Una volta il nostro motto era “il coraggio delle idee”- dice Angelo- oggi dopo tanti anni mi rendo conto che anche dissentire con un manifesto in vetrina sia un atto di coraggio. Conosco tantissime persone che hanno paura perfino di protestare perché poi rischierebbero il fido in banca o subirebbero controlli. Io dopo mesi di rispetto delle regole non ci sto più a subire una zona rossa che in realtà è molto molto sfumata“.
Ci vuole coraggio anche ad avere coraggio in questo mondo. E noi abbiamo voluto dare voce alla protesta di un commerciante coraggioso. Siamo certi che Angelo e la sua attività commerciale si rialzeranno. A lui e a tutti i piccoli e grandi commercianti della nostra città va il nostro più grande augurio e in bocca al lupo! E speriamo anche noi di poter dire presto “Vaffancovid, siamo rinati!”.