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Cos’è il mandato esplorativo: ecco perchè potrebbe risolvere la crisi


Che cosa è il mandato esplorativo e cosa prevede? Si tratta di una formula non prevista dalla Costituzione. Il mandato esplorativo viene affidato dal capo dello Stato nel caso in cui le consultazioni non abbiano dato indicazioni significative.

Durante le procedure per la formazione del governo il Presidente della Repubblica può chiamare una personalità (solitamente una figura istituzionale, come i presidenti delle Camere) a verificare se esistano i presupposti ed eventualmente a dare un impulso per arrivare ad una possibile soluzione della crisi.

Cosa è il mandato esplorativo

Chi è la personalità a cui si rivolge il Capo dello Stato? Solitamente si tratta di personalità super partes ma anche con una connotazione più politica rispetto a quella del Capo dello Stato, in grado quindi di avere un approccio bipartisan alle questioni, ma anche di inserire nel confronto tra le forze politiche quegli elementi che possono permettere di superare la fase di stallo.

Chi fu il primo esplorativo

Dobbiamo tornare indietro di decenni per conoscere il primo esploratore della Repubblica Italiana. Si tratta di Cesare Merzagora a cui fu affidato il compito del mandato esplorativo nel 1957, durante la crisi apertasi dopo le dimissioni di Antonio Segni il 6 maggio 1957.

Nel conferirgli l’incarico, il Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, spiegò che come suo supplente, la Costituzione gli conferiva “il compito di accertare quali concrete possibilità esistessero di costituire un governo in grado, per la composizione e il programma, di riscuotere la fiducia delle Camere e del Paese”.

Merzagora accettò il mandato, spiegando tuttavia di considerare il suo compito limitato proprio a verificare se fosse possibile far nascere un nuovo esecutivo.

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