Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’associazione universitaria ContrariaMente – Rum
Giovedì 11 aprile, alle ore 15:30, presso l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, l’associazione universitaria ContrariaMente – Rum, in collaborazione con l’associazione universitaria La Freccia, hanno presentato l’opuscolo intitolato Rita Atria – Dalla sete di vendetta alla ricerca di giustizia, inserito nella collana I quaderni dell’antimafia che si sviluppa ormai da sei anni.
Durante la presentazione, a cui hanno partecipato circa trecento studenti di Giurisprudenza, sono state distribuite ai partecipanti le copie dell’opuscolo realizzato dalle due associazione organizzatrici.
Il tema della conoscenza e della sensibilità circa gli eventi mafiosi, che hanno insanguinato la nostra bella Sicilia con efferate uccisioni, è il principale obiettivo di queste manifestazioni. Le associazioni ContrariaMente – RUM e La Freccia cercano, anno dopo anno, di far conoscere agli studenti dell’ateneo palermitano ogni piccola sfumatura della vita di chi si è speso per la lotta alla mafia.
Sono intervenuti i seguenti ospiti:
- Prof. Antonio Scaglione – Preside della Facoltà di Giurisprudenza;
- On. Sonia Alfano – Presidente della Commissione Antimafia Europea;
- On. Nelli Scilabra – Assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale;
- Prof. Giuseppe Di Chiara – Docente ordinario di Diritto processuale penale;
- Prof. Francesco Camillo – Vicepreside della Scuola Media Turrisi Colonna;
- Vincenzo Agostino – Padre dell’agente Nino Agostino, vittima di mafia;
- Francesco Natoli – Presidente della Rete Universitaria Mediterranea;
- Vincenzo Termine – Caporedattore de I quaderni dell’antimafia.
Gli interventi sono stati moderati dalla studentessa Sabrina Sanzone.
L’onorevole Sonia Alfano ha ringraziato le associazioni organizzatrici dell’evento ed ha ricordato che «di iniziative come questa ce ne vorrebbero tutti i giorni» e poi ha continuato ricordando la memoria di Rita e del padre, morto anche lui per mano mafiosa. «Fate sentire la vostra vicinanza ai magistrati lasciati soli – continua nel suo intervento l’On. Alfano –. Ci sono troppe similitudini con il 92: crisi politica, minacce, lettere anonime. Vi invito a fare il possibile, con senso di responsabilità, affinché non succeda nuovamente qualcosa di grave».
Conclude il suo intervento citando Piera Aiello, cognata di Rita e primo testimone di giustizia «voleva essere qui oggi, ma da qualche tempo le hanno revocato la scorta. Le cose non vanno per il verso giusto, la lotta alla mafia non è a buon punto».
L’intervento dell’assessore Nelli Scilabra verte sulla cosa pubblica. «Anche all’interno delle istituzioni si sente il peso di pressioni da parte dei poteri non prettamente legali. Il mio impegno all’interno dell’assessorato che guido mira a scardinare quegli assetti che nel tempo si sono consolidati. Anche nelle scuole introdurremo, nel nostro percorso di cambiamento, delle ore curriculari dedicate allo studio della Costituzione italiana e dello statuto siciliano: non sarà l’ora della legalità, ma l’ora della sicilianità».
Notevole l’intervento del professore Di Chiara che ha focalizzato la sua attenzione sul diario della giovane Rita, ricco di testimonianze personali che raccolgono emozioni e stati d’animo della ragazza. Il prof. Francesco Camillo ha illustrato l’importanza della decisione che ha coinvolto docenti e consiglio d’istituto della scuola Turrisi Colonna del comune di Palermo a dedicare l’istituto alla testimone di giustizia. Toccante il ricordo di Vincenzo Agostino che ha fatto memoria, tramite la proiezione di un emozionante videoclip, dei momenti che hanno accompagnato il barbaro assassinio del figlio Nino.
Il presidente della Rum Francesco Natoli ha illustrato il costante e durevole lavoro delle associazioni di facoltà e di tutta la Rete Universitaria Mediterranea sul tema dell’antimafia e della legalità. Vincenzo Termine, relazionando sul lavoro dell’opuscolo dedicato a Rita Atria, ha esposto il trascorso della collana I quaderni dell’antimafia con particolare riferimento all’impegno dei redattori.
Un ringraziamento particolare va all’associazione Cittadinanza per la magistratura presente con una sua delegazione ed uno stand espositivo.