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Michael Kors chiude a Palermo: “Città fuori dai piani”

Michael Kors dice “addio” a Palermo. Il noto marchio statunitense del settore moda, secondo quanto riferito dai vertici aziendali, non avrebbe registrato un numero di vendite tale da supportare i costi dello store palermitano. Una situazione aggravata, peraltro, dalla pandemia che ha contribuito ad un ulteriore calo delle vendite.

La società ha quindi deciso di non rinnovare il contratto di affitto in scadenza il prossimo 31 marzo. “Abbiamo chiesto all’azienda – afferma Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Palermo-Trapani – di rivedere la sua posizione, laddove la loro decisione fosse stata determinata anche per i costi o la scadenza della locazione, visto che i lavoratori si erano già attivati trovando soluzioni alternative, spostandosi in un altro punto vendita”.

Michael Kors chiude a Palermo

Dal canto sui l’azienda, all’incontro tenutosi ieri, ha comunicato che la scelta di abbandonare Palermo sarebbe frutto di un nuovo piano industriale che vede il capoluogo siciliano tagliato fuori dalla nuova riorganizzazione aziendale. “Ma la cosa che ci lascia perplessi – aggiunge – è sapere che lo store di Palermo è tra quelli più performanti d’Italia. Lascia ancor di più l’amaro in bocca sentir dire dai vertici aziendali che i sette lavoratori di Palermo sono tra i migliori d’Italia per competenza, professionalità, capacità di vendita e livello di istruzione visto che, peraltro, molti di loro parlano più lingue”.

“Non possiamo permetterci di perdere queste professionalità sul mercato che sono valore aggiunto per servizi qualificati da rendere soprattutto ai turisti stranieri che ci auguriamo di vedere al più presto tra le nostre vie dello shopping. Metteremo in campo tutte le azioni a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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