Le Associazioni Studentesche di Unipa (Intesa Universitaria, Rum, Udu, Foro di Giurisprudenza e Alpha Omega) chiedono a gran voce l’ampliamento della campagna vaccinale anti-Covid anche agli studenti universitari e firmano una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e al ministro della Salute Roberto Speranza.
Tra i destinatari anche il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, l’Assessore alla Salute Ruggero Razza e per conoscenza anche il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Fabrizio Micari, il Presidente dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio di Palermo Giuseppe Di Miceli e l’Assessore Regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale Roberto Lagalla.
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I problemi generati dalla Dad:
“La DAD e gli esami a distanza hanno minato il percorso di centinaia di studenti – spiegano le associazioni – Sono venute a mancare occasioni di formazione altamente importanti: tirocini, laboratori didattici, progetti di mobilità; tutti momenti fondamentali per il prosieguo del percorso accademico degli studenti”.
Inoltre “non si può tralasciare quello che probabilmente è l’aspetto più importante: l’impatto della distanza sociale su una generazione di giovani che vive di contatti umani – continua ala nota – Le Associazioni Studentesche tengono pertanto a ribadire che l’Università non è solo un luogo in cui ci si forma professionalmente, ma soprattutto personalmente. La formazione personale, forse oggi più che mai, passa dal confronto
interindividuale”.
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Ecco la Richiesta: Ampliamento della Campagna Vaccinale a tutti gli studenti di Unipa
“Con la presente lettera, Le associazioni hanno richiesto e, allo stesso tempo, si auspicano, un immediato intervento al fine di poter ampliare la campagna vaccinale anti Covid-19 anche agli studenti universitari. Ad un anno dalla sospensione delle lezioni in presenza, le associazioni ribadiscono l’importanza e il bisogno di tornare nei luoghi in cui quotidianamente si svolgeva la vita universitaria”.
“Le associazioni tengono a precisare che queste poche righe non vogliono essere un modo per chiedere “corsie preferenziali”. I giovani studenti non devono essere dimenticati – concludono poiché rappresentano il futuro di questo Paese. ‘…perché un Paese che non guarda al futuro è destinato a rimanere indietro'”.
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