Stamattina Pif, durante il suo programma su Radio Capital, ha deciso di trattare il tema delle vaccinazioni ai politici siciliani e la proposta di Miccichè all’Ars. Nel suo intervento, l’ideatore del format Il Testimone, ha deciso di non usare giri di parole.
“Dopo le forze dell’ordine, le forze armate, i docenti e le categoria più deboli, chiedo all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, di valutare la possibilità di praticare la vaccinazione ai componenti l’Assemblea regionale siciliana e a tutti i dipendenti“. Così aveva scritto Miccichè ad una nota per l’ARS qualche giorno fa.
Il numero uno di Sala d’Ercole ha motivato la richiesta come una “precauzione, in vista della discussione per l’approvazione del bilancio e della finanziaria regionale“. Appello ribadito su La7, nel programma Tagadà.
L’email di Pif a Miccichè
Pif decide di creare un ponte di comunicazione con Miccichè attraverso una lettera, o meglio un’email. “Sua sommità Miccichè, noi siamo colpiti dai suoi interventi per i più bisognosi. Solo lei sommità. Perchè essere così umili. Si devono ricordare anche i penultimi. Se lei si vaccina, il deputato regionale si vaccina, i parenti no? Sarebbe un’offesa per il Parlamento Siciliano, che ha sempre difeso gli ultimi e i più bisognosi“.
“E il portinaio all’ARS? Se non si fanno le due dosi di vaccino, nulla ha senso, non si può continuare”. Inoltre Pif e il suo collega propongono di loro spontanea volontà: “Poi noi proponiamo di iniziare la vaccinazione da chi inizia con “Micc”. Con affetto e immutata stima. Per lei i suoi umilissimi ammiratori“.
Nel corso della stessa trasmissione gli speaker Pif e Astori hanno ringraziato l’assessore alla Sanità Ruggiero Razza che, dopo una loro precedente richiesta nelle settimane scorse, ha permesso ai disabili gravi di ottenere la priorità nelle vaccinazioni contro il Covid-19.