ETNA: Si è verificato un nuovo evento parossistico con l’esplosione di una fontana di lava provocando un’intensa pioggia di cenere e lapilli. Il fenomeno è vulcanico è durato diverse ore e ha coinvolto anche i crateri Voragine, Bocca Nuova e Nord-Est.
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. Ha rilevato la formazione di una colonna eruttiva che ha superato l’altezza di 10.000 metri sul livello del mare, disperdendosi in direzione est.
La cenere ha ricoperto piazze e assi viari di riferimento provocando forti rallentamenti alla circolazione. Molte strade risultano impraticabili per la coltre di lapilli a Riposto sul lungomare Pantano e a Mascali sulla Statale che attraversa l’abitato del centro jonico.
Un quadro allarmante per il quale si rende necessario attuare le misure di protezione civile. Nelle zone rurali si registrano danni alle colture, lapilli grossi come noci hanno ricoperto i terreni.
Stamane i carabinieri della Compagnia di Giarre: Si sono mobilitati dispiegando una serie di servizi di pattugliamento esterno nell’eventualità di fornire supporto a situazioni di disagio.
Pesanti disagi si registrano anche in A18 nel tratto tra Giarre e Fiumefreddo.
A determinare la pioggia di cenere è stato un nuovo evento parossistico sull’Etna dal cratere di Sud-Est, con fontana di lava e l’emissione di una nube eruttiva alta 10 chilometri.
Il fenomeno si è già concluso ed è stato anticipato, a partire dalle 2 della notte scorsa. Diverse ore di attività stromboliana che ha coinvolto anche i crateri Voragine, Bocca Nuova e Nord-Est. L’a nuova fase ha fatto registrare la sua maggiore energia a partire dalle 7, quando l’attività del cratere Sud-Est è passata da stromboliana a fontana di lava.
20 minuti dopo gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. Hanno rilevato la formazione di una colonna eruttiva che ha superato l’altezza di 10.000 metri sul livello del mare, disperdendosi in direzione est. Dalla bocca effusiva che si è aperta il 4 marzo scorso alla base del cratere di Sud-Est emerge una colata che si riversa nella Valle del Bove. Dove, aprendosi in più “bracci”, i fronti più avanzati nella notte hanno raggiunto quota 2.400 metri.
A partire dalle 7,45 il tremore vulcanico ha subito un rapido decremento dell’ampiezza. Portandosi a livelli medio-bassi e gli eventi infrasonici sono tornati di debole energia. L’attività di fontana di lava, secondo le osservazioni dell’Ingv-Oe di Catania, è cessata alle 8,10. Permane ancora una debole attività di emissione di cenere.
La nube vulcanica: Ha prodotto prevalentemente ricaduta di cenere e lapilli sui paesi etnei di Milo, Fornazzo, Trepunti, Giarre, Macchia di Giarre, Mascali, Riposto e Torre Archirafi. La nuova fase eruttiva dell’Etna, al momento, non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
Etna il video:
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