“Vendesi massacrati da Mafia e Racket Impianto di Carburante“. Così si legge in un grande edificio sulla Palermo-Sciacca. E’ scritto in rosso, in lettere cubitali. Sullo sfondo del cemento di un edificio che rappresenta perfettamente il simbolo della di una Sicilia piegata. Dai debiti, dalla pandemia, dal malaffare.
La colpa di chi è? Di nessuno direbbe qualcuno. Non è dipesa da nessuno la pandemia, ognuno fa quel che può per sopravvivere. Il racket fa parte della nostra cultura, non è una novità. La colpa è di tutti invece. E questo è l’ennesimo episodio di disperazione che ci fa capire quanto la nostra gente sta soffrendo e quanto sia necessario far qualcosa, intervenire. Non voltarsi dall’altra parte nei confronti dell’ingiustizia. La pandemia non ci sta rendendo migliori. Se possibile ci sta anche peggiorando. Ma noi possiamo e dobbiamo essere più forti, più caparbi, più uniti e determinati. E le istituzioni devono darci delle risposte concrete e devono stare al nostro fianco. Questo noi dobbiamo pretenderlo.
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