Secondo un recente studio scientifico, pubblicato dalla dottoressa Shanna #Swan nel suo libro “Count Down”, i peni si si stanno rimpicciolendo a causa dellinquinamento.
E non si tratta solo di accorciamento dei peni. È a rischio l’intero apparato riproduttivo.
Minacce all’estinzione della specie secondo lo studio
Quando si parla di minacce che potrebbero portare all’estinzione della specie umana si pensa immediatamente a calamità naturali, meteoriti, virus letali. Ma una minaccia che si tende a sottovalutare parecchio è costituita dall’esposizione ad agenti chimici e tossici nella nostra vita quotidiana.
Sarebbero proprio queste sostanze, presenti in oggetti di plastica, cosmetici, giochi e imballaggi, a mettere in pericolo la fertilità maschile. Lo studio Shanna Swan raccoglie i risultati di quattro anni di ricerche che hanno coinvolto quasi 45.000 uomini in salute.
Leggi anche: Endometriosi: farmaci gratis per le donne siciliane che ne soffrono
Limitare lo “Spermageddon”– salviamo gli spermatozoi
I dati riportati evidenziano come negli ultimi 40 anni il livello di spermatozoi degli uomini occidentali si sia ridotto di più del 50%. “Spermageddon”, l’ha definito il il Times.
E così l’inquinamento non ha portato solamente a un calo della fertilità, ma anche a un tasso più alto di disfunzioni erettili. E a un numero sempre maggiore di bambini nati con peni più piccoli a causa di un accorciamento della distanza anogenitale.
La scienziata considera questa crisi della fertilità, tanto grave quanto quella climatica. “I prodotti chimici nel nostro ambiente e stili di vita poco salutari stanno intaccando il nostro equilibrio ormonale, portando a uno scompiglio riproduttivo” spiega.
Swan lancia un avvertimento: la rapida diminuzione della fertilità maschile potrebbe significare che entro il 2045 la maggior parte degli uomini potrebbe non essere in grado di produrre sperma fertile.
È necessario implementare politiche per la riduzione delle particelle inquinanti nell’ambiente, così come già si sta facendo in Europa al fine di limitare i rischi per la fertilità umana.