Chi fa da se fa per tre. E questo è vero ad ogni età. Lo sa bene la signora Lucia Vittoria Talotta, 100 anni, che arrivata ad un certo punto, visto che nessuno si preoccupava di accompagnarla a fare il vaccino, si è vestita di tutto punto ed è andata da sola. Era rimasta l’unica nel suo vicolo a non aver ricevuto la dose del vaccino. E questo a causa di un errore nelle liste, dove la signora non compariva.
Così nonna Lucia si è vestita a festa, fazzoletto in testa, mascherina, e a piccoli passi, sorretta dalla stampella, si è recata da sola al centro vaccini, allestito dal Comune di Soveria Simeri, in provincia di Catanzaro, per usufruire della prima dose. Ha bussato, ha chiesto permesso, e dopo aver varcato la soglia dell’hub, tra la meraviglia dei sanitari ha chiesto se era li «il posto dove si fanno i vaccini».
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Non voleva scomodare nessuno per fare il vaccino
Nonna Lucia non ha voluto scomodare parenti e amici. Forse anche un po’ arrabbiata, visto che nessuno l’aveva chiamata per inocularsi il vaccino. E così ha voluto fare tutto da sola, senza ringraziare nessuno. Con il garbo delle donne d’un tempo. Rispettando la privacy altrui, nei giorni scorsi ha chiesto ai vicini di casa semmai avessero fatto il vaccino e dove si facevano le «punture».
Preso atto che nel suo vicolo era rimasta l’unica a non essere vaccinata, nonna Vittorina ha così deciso di fare tutto da sola. “La sua presenza nei locali del Comune — come ha raccontato il sindaco del paese Amedeo Mormile — ha sbigottito gli operatori che si sono trovati davanti la nonnina felice di essere arrivata alla meta per vaccinarsi. Nessuna meraviglia dei sanitari, però, sul fatto che il nome della nonnina non ci fosse nell’elenco degli aventi diritto alla vaccinazione. E probabilmente il nome della signora Lucia Vittoria, di 100 anni, non sarebbe mai emerso e di lei nessuno si sarebbe preoccupato se non fosse stato per la sua solerzia. Un rischio molto alto che in questi giorni è ricorrente in Calabria, ultima per le somministrazioni”.
100 anni, foto ricordo e tante grazie
Ma nonna Lucia, come una signora di gran classe, ha ringraziato tutti sorridendo e, accarezzando gli operatori, ha ringraziato tutti per l’accoglienza. E si è anche prestata alle foto ricordo come simbolo di una vitalità che non ha età. Non ha fatto una piega durante l’inoculazione, non si è scomposta. Un esempio per coloro i quali ancora continuano ad essere refrattari al vaccino.
Dopo aver ricevuto la dose è ritornata a casa rigorosamente da sola. E quando un operatore le si è avvicinato prendendole il braccio per sorreggerla, cercando anche di convincerla a farsi accompagnare a casa la nonnina ha ringraziato e, in dialetto calabrese, gli a chiaramente detto che se la sarebbe sbrigata da sola.
Nonna Vittorina non ha particolari patologie, ma essendo centenaria sarebbe stato opportuno che avesse la priorità rispetto ai tanti «altri» che in Calabria sono riusciti, con abilità, a farsi vaccinare.