Se ne va una figura che rimarrà per sempre nel cuore di tutti, soprattutto di quei bimbi e ragazzi che aveva seguito nel suo lungo percorso cristiano. Addio a Gandolfa Ilarda, conosciuta come “Ghendy”, morta stamane, a Palermo, travolta da un’auto, all’incrocio tra via Notarbartolo e via Libertà.
Quarantasette anni, eterna ragazza, lei che si è dedicata da sempre ai bimbi e ai giovanissimi nella parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù, di via Filippo Parlatore, dove è cresciuta e che ora è stordita e sgomenta.
Animatrice dell’Azione cattolica, responsabile della catechesi, generosa e dotata di una ironia e di un’autoironia irresistibili. E poi l’impegno nell’oratorio, segno inclusivo della presenza, del servizio e della comunione costruiti nel territorio.
Addio a Gandolfa Ilarda, la catechista palermitana investita da un’auto a Palermo
In uno dei suoi ultimi messaggi, Ghendy aveva ricordato le parole pasquali di Papa Francesco che oggi sono una piccola luce in questo tunnel: “E’ possibile ricominciare sempre, perche’ sempre c’e’ una vita nuova che Dio e’ capace di far ripartire in noi al di la’ di tutti i nostri fallimenti. Anche dalle macerie del nostro cuore Dio puo’ costruire un’opera d’arte, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanita’ Dio prepara una storia nuova”.
Nelle ultime settimane aveva curato con la passione e la dedizione di sempre la preparazione alle imminenti Prime comunioni e Cresime dei gruppi di ragazzi, fasi sempre gioiose della vita di ogni parrocchia. Questo sabato, giorno 22, è programmata la Cresima di undicenni e dodicenni dell’Azione cattolica che ha seguito da quando erano bimbi di 6 anni. Per loro era sempre Ghendy, perchè lei c’era sempre.
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