Novità concorso scuola dal Decreto Sostegni bis. Cambiano i concorsi ordinari, anche quelli già banditi. C’è un piano di assunzioni che potrebbe esaurire le Graduatorie esistenti (GaE, concorso 2016 e concorso 2018 + concorso straordinario per il ruolo).
Al quale si associa una fase di assunzioni straordinarie da GPS prima fascia posto comune e sostegno per docenti con almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci.
Concorso scuola: ecco cosa prevede il testo licenziato dal Consiglio dei Ministri
Il 20 maggio e che adesso dovrà essere avviato all’iter parlamentare
“13. Le immissioni in ruolo dei vincitori, nel limite previsto dal bando di concorso per la specifica regione, classe di concorso o tipologia di posto, in caso di incapienza dei posti destinati annualmente alle assunzioni, possono essere disposte anche negli anni scolastici successivi, sino all’esaurimento della graduatoria di cui al comma 10, lettera d), nel limite delle facoltà assunzionali disponibili a legislazione vigente per i concorsi ordinari. I candidati che partecipano ad una procedura concorsuale e non superano le relative prove non possono presentare domanda di partecipazione alla procedura concorsuale successiva per la medesima classe di concorso o tipologia di posto per la quale non hanno superato le prove”
Se da una parte si pone una pietra tombale al diritto dei vincitori di un concorso ad essere assunti in ruolo (ma già adesso è così) dall’altro si pone un freno alla possibilità di poter reiterare la procedura per la stessa classe di concorso o posto di insegnamento.
Il dubbio è lecito: lo stop riguarda solo la tornata successiva (che senso avrebbe) o è categorico?
Questo perché a regime il Ministro Bianchi pensa a concorsi annuali, snelli, in grado di portare in cattedra a tempo indeterminato velocemente i docenti che attualmente insegnano anche senza abilitazione.
Ma la norma, oggi, appare indigesta a quegli stessi docenti.
E’ normale infatti che la prova di un concorso possa andare male per vari motivi, non sempre strettamente legati alla mancata preparazione del candidato. Secondo la procedura pensata nel Decreto Sostegni bis la possibilità invece è secca, una volta e basta.
Una norma che non mancherà di far discutere in sede di approvazione del Decreto.
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