Il 19 luglio, alle ore 21.00, nella spettacolare ed unica cornice di Santa Maria dello Spasimo, avrà luogo la rappresentazione teatrale “Il fuoco e la rosa”, in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, nel rispetto del distanziamento e delle normative anti-Covid.
“Il fuoco e la rosa”: lo spettacolo
Interpreti e musicisti danno vita al “Dittico sacrificale”, testo scritto dal prof. Salvatore Lo Bue, che racconta le storie parallele dei due martiri siciliani: Giovanni e Paolo.
Prima parte: Falcone come un nuovo Ettore
La prima parte della rappresentazione, intitolata “Oh te Beata!”, ha come protagonisti i caduti nella Strage di Capaci del 23 maggio 1992. Giovanni Falcone è cantato come un nuovo Ettore, il combattente che accetta il sacrificio per amore della sua gente e della sua patria. Il Fuoco è il protagonista di questo primo testo: il fuoco dell’anima, che non teme niente e nessuno, e il fuoco reale che strazia i corpi innocenti dei nostri difensori sull’asfalto. A loro dobbiamo la nostra stessa libertà.
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Seconda parte: Borsellino e il coraggio di Antigone
La seconda parte, intitolata “Procellaria d’agosto”, è invece dedicata a Paolo Borsellino e agli uomini della sua scorta. Il destino del protagonista che, ancor più degli eroi che lo hanno preceduto, sapeva che sarebbe morto entro un breve margine di tempo. Disse di sì alla morte, le andò incontro a testa alta e, unendo la sua morte a quella dell’amico e collega Giovanni, il 19 luglio 1992 in Via D’Amelio, legò per sempre i loro due nomi. Paolo Borsellino come una sorta di nuova Antigone: contro l’editto del Potere mafioso che uccide e fa precipitare gli eroi nell’oblio, egli copre di terra il corpo dell’amico permettendo che dia frutto. Creando così una sorta di Mistica Rosa, la Rosa della libertà nata dal sangue versato dei nostri martiri.
L’appuntamento è per lunedì prossimo alle ore 21.00.