Niente alloggio agli studenti non vaccinati. A deciderlo è l’Università Statale di Milano, inserendo tra i requisiti minimi del bando per l’assegnazione di un alloggio anche “essere in possesso della certificazione di avvenuta vaccinazione Covid-19”. A segnalarlo è il sito Skuola.net.
“No vaccino, no alloggio”
Una notizia imprevista, “tra capo e collo”, per quegli studenti fuori sede che, a poco meno di due mesi dall’inizio del nuovo anno accademico, stavano già organizzando il loro rientro a Milano. Premesso che l’accesso alle assegnazioni degli alloggi sarà ugualmente consentito a chi rispetta determinati requisiti minimi, al pari di merito e di reddito, l’Ateneo milanese ha deciso di introdurre un’aggiunta destinata a far discutere, considerata la recente evoluzione della situazione epidemiologica: gli studenti dovranno essere anche vaccinati.
Il motivo della decisione
Chi non è vaccinato sarà dunque escluso dalla graduatoria finale che dà ai vincitori il diritto ad un posto alloggio ad un costo annuo complessivo di 2750 euro, contro una tariffa annua unica non proprio agevolata (circa 4000 euro). Una decisione che va in una direzione ben precisa: accelerare il più possibile sulla vaccinazione di massa così da fronteggiare i nuovi contagi, soprattutto la variante Delta.
Leggi anche: Green pass all’Università, tra favorevoli e contrari: è la scelta giusta?
Solo stanze singole
L’Università statale di Milano, in totale, offre agli studenti fuori sede circa 615 posti alloggio, tra le residenze e gli appartamenti dell’Ateneo. Anche riguardo il numero, però, ci si aspetta a breve un cambiamento. Considerata l’emergenza sanitaria, infatti, le camere doppie saranno assegnate ad uso singolo.
Le opinioni degli studenti
“È giusto, anch’io che affitto un appartamento chiedo la doppia vaccinazione”, così ha commentato uno degli studenti dell’Ateneo esprimendosi sul nuovo bando per l’assegnazione di un posto alloggio. “Sono chiare le esigenze pratiche che stanno dietro a questa decisione, però è vero che forse bisogna tenere conto anche della possibilità di avere dei dubbi sui vaccini”, l’opinione invece di un’altra studentessa. E voi? Da che parte state?