Il passaggio in zona gialla della Sicilia è ormai quasi inevitabile. I numeri che emergono dai bollettini degli ultimi giorni, infatti, evidenziano un aumento sostenuto delle ospedalizzazioni e dei nuovi contagi. L’Iss ha quindi parlato di classificazione del rischio nell’Isola come “moderata ad alta probabilità di progressione”. Stesso avviso anche per l’Emilia Romagna.
Stando così le cose – riporta Gds.it – sono due le date più “papabili” per il passaggio in zona gialla: o lunedì 23 agosto oppure subito dopo ferragosto. Nei reparti ordinari, negli ultimi giorni, si è toccato il 12% mentre in terapia intensiva il 6%. Basterà quindi una settimana per raggiungere la soglia del 10% in terapia intensiva e 15% in ricovero ordinario.
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L’ordinanza ministeriale scatta se una Regione supera il 10% dei posti occupati in terapia intensiva e il 15% di quelli in area medica. Per la zona arancione le soglie sono rispettivamente 20% e 30%, mentre per la zona rossa 30% e 40%. La Sardegna è l’unica regione ad aver già raggiunto la soglia per un parametro su due (le terapie intensive al 10%), ma è rimasta in zona bianca perché non ha superato il 15% in area medica (ieri era al 5,9%).
La Sicilia va quindi incontro a nuove restrizioni. In primis scatterebbe l’obbligo di mascherina anche all’aperto. I ristoranti, inoltre, rimarrebbero aperti anche al chiuso ma possono sedersi al tavolo massimo 4 persone, a meno che non si tratti di conviventi, con una distanza minima di un metro tra i commensali.
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