La storia di Remon Karam è di quelle che ci emozionano e che ci riconciliano con il mondo. Una storia di resilienza, di amore per la vita e per lo studio. Remon è infatti un ventiduenne che a soli 14 anni è fuggito dall’Egitto da solo, senza la sua famiglia. Lui, in quanto cristiano copto, correva grossi rischi nel suo Egitto reduce dalla primavera araba.
Un percorso di vita irto di ostacoli raccontato nel libro “Il mare nasconde le stelle” di Francesca Barra. Un libro che sgombera il campo da tutte le ipocrisie che spesso accompagnano i dibattiti sul tema dell’immigrazione. Anche perché, quella di Remon, è in primis una storia di riscatto.
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Remon, infatti, è anche lo studente più votato al Consiglio dei Garanti dell’Università Kore di Enna con quasi 600 voti. “Quello che però in molti non sanno è che Remon arriva in Italia con un barcone, uno di quelli che certa politica vorrebbe affondare, e che affondano ancora oggi in mezzo al mediterraneo. All’età di 14 anni decide di scappare dall’Egitto a causa della persecuzione nei confronti dei cristiani dopo la primavera araba, affrontando il suo viaggio della speranza arrivando a Portopalo”, scrive in un post la Confederazione degli Studenti.
“Oggi dopo mille difficoltà è riuscito ad affermarsi, grazie alla sua tenacia ed alla sua resilienza, dimostrando che la vita è un dono che non va sprecato – proseguono i colleghi – Se ci credi veramente i sogni possono realizzarsi e diventare realtà, non importa chi tu sia e da dove vieni, quello che conta è dove vuoi arrivare, e tu amico mio spero riesca ad arrivare lontano. Che la tua storia possa essere d’esempio ai tanti sognatori che ancora non ce l’hanno fatta”.