“Quando mi hanno detto che non potevo entrare perché ‘tra le gambe hai quella cosa‘ mi sono sentita male”. È il racconto di una studentessa trans, vittima nelle scorse settimane di un brutto episodio di discriminazione in una scuola professionale di Palermo. Alla giovane è stato imposto il divieto di ingresso nei bagni delle donne nonostante il suo aspetto fisico. Quando si è iscritta alla scuola, il suo spetto era ancora quello di un ragazzo e solo da tre anni ha avviato il percorso per cambio di genere che si concluderà con l’operazione chirurgica
Protagonista in negativo è stato il bidello dell’istituto: “Durante le lezioni, ho chiesto di andare in bagno, siccome le porte sono chiuse a chiave, ho chiesto la chiave del bagno delle donne e mi è stato detto di andare nel bagno degli uomini non perché avessero qualcosa contro di me ma perché non ero riconosciuta come donna. Chi me l’ha detto è una persona ignorante, un bidello. Ha detto che io devo andare nel bagno degli uomini per quello che c’ho sotto” ha spiegato a ‘Pomeriggio Cinque’.
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L’istituto dal suo canto conferma l’episodio ma minimizza e difende il bidello spigando che “allo stato dei fatti sui documenti è ancora Gabriele”. ” A parte la questione dei bagni non ha mai ricevuto alcuna discriminazione. Il bidello che l’ha fermata non intendeva offenderla ma stava solo agendo nel rispetto delle lamentele mosse dai genitori di altre studentesse che ci hanno fatto sapere che non gradiscono che le loro figlie vadano nello stesso bagno in cui va un uomo” ha spiegato la Preside a Repubblica, aggiungendo però che cercherà di trovare una soluzione: “La conosciamo da quando era Gabriele, speriamo di poter arrivare con lei a un compromesso e che Gabriella possa tornare a studiare. Sarebbe un peccato se non terminasse il percorso scolastico”.