Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’estensione dell’obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Una scelta che girava nell’aria da tempo. E una nuova stretta per quei pochi ancora non vaccinati negli atenei italiani.
Per gli studenti, invece, continua a valere il precedente obbligo di green pass. “Da maggio abbiamo sempre lavorato, con flessibilità, per garantire il fondamentale diritto allo studio e, contestualmente, un ritorno nelle aule, nei laboratori, nelle biblioteche il più sicuro possibile. Questa è la strada che, anche con questa decisione e dato il contesto attuale, continuiamo a seguire“. Così ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato le nuove disposizioni.
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Obbligo vaccinale per tutto il personale dell’Università
Una scelta che la ministra ritiene fondamentale. “La raccomandazione continua a essere per lo svolgimento di tutte le attività prevalentemente in presenza. Allo stesso tempo, gli strumenti di didattica a distanza messi in campo da atenei, conservatori, accademie, istituti continuano a essere disponibili per garantire misure di salvaguardia per gli studenti che non dovessero riuscire a partecipare in presenza o in casi specifici in relazione al rischio epidemiologico”.
E infine ha aggiunto a tutti i mezzi stampa: “Sono certa che, ancora una volta, lavorando insieme e in continuo confronto, la comunità universitaria riuscirà ad affrontare al meglio anche questa nuova situazione”.