La puntata di PresaDiretta, andata in onda ieri sera in prima serata su Rai3, ha fatto luce su quelle che sono le fitte ombre dietro i concorsi pubblici all’interno delle Università italiane per selezionare ricercatori e professori. Si va avanti per raccomandazione o meritocrazia? La risposta, purtroppo, sembra esser scontata.
“Il sistema Università”: il servizio sui concorsi truccati
Tornano le inchieste di PresaDiretta, la trasmissione di Rai3 di Riccardo Iacona e di Cristina De Ritis. Nella prima puntata (“Il sistema Università”) si è parlato dei concorsi pubblici con i quali gli Atenei italiani selezionano ricercatori e professori. Ad essere premiati, sono quelli che “dovevano vincere”, e non i più qualificati con maggiori competenze. Tra i docenti e i rettori intervistati per raccontare questo “oscuro viaggio” all’interno del sistema universitario, anche l’attuale rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo e l’ex rettore Antonio Recca.
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L’Università di Catania e il caso di Gianbattista Scirè
Proprio l’università di Catania è stata sottoposta all’inchiesta “Università bandita”, che ha scandalizzato il Paese intero con la storia di Gianbattista Scirè. Nato a Vittoria, laureato all’università di Firenze dove ha conseguito il dottorato in storia contemporanea, nel 2011 Scirè decide di partecipare ad un concorso per ricercatore in storia contemporanea bandito dalla sede distaccata di Ragusa della Università di Catania. Altamente qualificato, Scirè avrebbe avuto certamente delle importanti chance. Peccato però che la commissione abbia scelto come vincitrice un’architetto che non aveva neanche il dottorato in storia contemporanea.
La battaglia legale
Comincia così una lunga battaglia legale con l’Università di Catania che Giambattista vince sentenza dopo sentenza. Tuttavia, l’Università non osserva quanto deciso dai giudici. La Commissione, infatti, si riunisce per ribadire che la vincitrice del concorso di storia contemporanea è ancora l’architetto. La fine di questa lunga e logorante battaglia si è avuta soltanto pochi giorni fa, con il reintegro del professore e la proroga del contratto da ricercatore in Storia contemporanea.
“Università bandita”: dove vedere la puntata
Per chi avesse perso la puntata di “Università Bandita”, è possibile rivederla su RaiPlay al seguente link.
Lo statuto universitario, se applicato, consente la gestione virtuosa dell’ente. L’inosservanza degli statuti dovrebbe essere sanzionata severamente dalle autorita’, I rettori sono responsabili della attuazione concreta degli statuti.