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Unipa, i primi 100 giorni (e più) di Midiri deludono gli studenti: “Non è cambiato nulla”


C’è sempre chi corre più veloce e questo Unipa dovrebbe capirlo. Con i nuovi fondi del Pnrr gli atenei di tutto lo stivale stanno facendo a corsa per accaparrarsi i migliori progetti, come ha ancora una volta sottolineato la ministra Messa durante l’inagurazione dell’anno accademico a Catania pochi giorni fa. 

Unipa invece sembra rimanere ancorata nel proprio must have: l’immobilismo perenne. Almeno questo è quello che dicono e raccontano gli studenti, anche a questo sito. Si nota un ateneo bloccato dentro delle sabbie mobili da cui è difficile liberarsi. Ma esisterà la via di uscita? 


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Unipa, i primi 100 giorni di Midiri deludono gli studenti

Per stabilirlo ci vorranno più giorni, anzi mesi. Dando seguito ad un forum aperto da noi, gli studenti dell’ateneo palermitano hanno dichiarato che le peggiori pecche di Unipa ricadono su organizzazione e poca formazione sul campo, insomma chiedono un approccio più pratico dai propri corsi di studio.

“Quattro esami dello stesso anno… stesso giorno e stessa ora”, scrive Aurora sottolineando delle carenze nella calendarizzazione degli esami. C’è poi chi, come Alex, parla di materie “impossibili” e “poco programmatiche” nel ramo economico.

Esami, ma non solo. A non andare giù c’è anche l’imposizione di alcune tasse “fastidiose” come quelle richieste per ottenere la pergamena di laurea: “Perché devo pagare 50 euro per la pergamena dopo tutte le tasse pagate?”. E dopo una valanga, comprensibile, di “tutto” alla domanda su cosa va cambiato ad Unipa, c’è chi si chiede se non fosse il caso di chiedere cosa andasse bene nell’ateneo palermitano. C’è Sara che se la prende con i prof “apatici e frustrati” di ingegneria che si sfogano sugli studenti e poi, naturalmente, c’è l’affondo contro la segreteria che va “RIFONDATA”.

Riuscirà Unipa, con la nuova leadership del rettore Midiri, a migliorare lo stato dell’ateneo palermitano? Alla luce di quanto visto in questi primi mesi, la riposta difficilmente potrà essere positiva.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”