“Franco Miceli, presidente nazionale dell’Ordine degli architetti, rappresenta una figura autorevole la cui disponibilità ad essere in prima linea per occuparsi di Palermo sarebbe un’eccellente notizia. Da anni, in primis grazie ai nostri consiglieri comunali e di circoscrizione, lavoriamo nell’esclusivo interesse di Palermo e ora stiamo costruendo percorsi per dare una guida salda, concreta e lungimirante alla città”. Lo dicono i parlamentari nazionali palermitani del Movimento 5 stelle Steni Di Piazza, Adriano Varrica, Roberta Alaimo, Aldo Penna e Valentina D’Orso.
La candidatura piace alla lista Sinistra Civica Ecologista: “La candidatura di Franco Miceli, certamente autorevole e rappresentativa, potrà produrre un’accelerazione per definire senza ambiguità il perimetro della coalizione e le priorità programmatiche per vincere le elezioni“. “Rimangono molti nodi da affrontare – prosegue il comunicato di Sce – che devono essere sciolti velocemente. Su questi temi Sinistra Civica Ecologista ha convocato una riunione stasera”.
Il M5S regionale, però, prende le distanze dai vertici palermitani: “L’architetto Franco Miceli è un professionista stimato in città con il quale, tra l’altro, ho avuto occasione di lavorare su importanti riforme in materia edilizia e governo del territorio e sul quale non esiste alcuna preclusione, ma mi duole far presente che il suo nome non e’ mai uscito in alcuna discussione di coalizione. Avremmo gradito di potere parlare di nomi importanti come il suo, ma in un ragionamento costruttivo che ponesse al centro un progetto per Palermo e alla presenza di tutte le componenti politiche”. È il commento di Giampiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle. “Chi lo ha tirato in ballo in questo modo – aggiunge Trizzino – non ha fatto un buon servizio ne’ alla coalizione né, tantomeno, a lui. Più che giocare al totonomi mi piacerebbe che ai palermitani si cominciassero ad offrire soluzioni ai problemi della città. I politici torneranno ad essere credibili nel momento in cui si dirà ai cittadini quanto tempo occorre per aggiustare il ponte Corleone o quali azioni si devono intraprendere per ripulire la città dai rifiuti”.
Anche +Europa frena: “Leggiamo con rammarico di accordi e posizionamenti, da un lato e dall’altro, che partono dalla corrida dei nomi. A nostro avviso, come abbiamo già avuto modo di ribadire più volte, non è il giusto approccio. Serviva fare tutti un passo indietro, come giustamente aveva intuito e proposto per primo Fabrizio Ferrandelli, per sedersi pariteticamente attorno a un tavolo con un perimetro di coalizione il più ampio possibile, modello Governo Draghi. Tutto questo non sta avvenendo e assistiamo a fughe in avanti, divisioni e schermaglie su proposte di candidature che, sempre a quanto leggiamo, non mettono d’accordo al proprio interno nessuna delle coalizioni in campo”. Lo dice Cesare Mattaliano, consigliere comunale di + Europa al comune di Palermo. “Rispettiamo nomi come quello di Franco Miceli, che apprezziamo, ma non si arriva con questo metodo a comporre un tavolo vasto e vincente – sottolinea -. È probabilmente tardi per provare adesso a rimettere insieme i cocci di trattative mai decollate fino in fondo. Per quanto ci riguarda, non condividendo alchimie e metodi, valuteremo serenamente nelle prossime ore il da farsi, in autonomia e con coraggio. Tenendo come faro unicamente il bene di Palermo. Per i diritti dei palermitani e la dignità del territorio”, conclude Mattaliano.