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Palermo ha bisogno della pubblicità di Chiara Ferragni?


Chiara Ferragni ha festeggiato o sta festeggiando ancora il suo 35esimo compleanno a Palermo. Il compleanno, che solitamente dura un giorno, per lei e per i suoi follower (circa 23 milioni nel mondo) dura più di un matrimonio al Castello delle Cerimonie di Donna Imma tra un siciliano e una napoletana.

La famosa influencer, in compagnia di amici, figli e del marito Fedez, ha visitato la città di Palermo con tutti i suoi luoghi misteriosi e incantevoli, in primis la Palazzina Cinese e Palazzo Butera. E ha inoltre soggiornato nei pressi della lussureggiante Villa Igea.

Per questo viaggio l’interesse dei media e degli stessi palermitani è stato molto alto, quasi come se a Palermo fossero venuti Barack Obama, Ursula von der Leyen o il Dalai Lama. Tutto questo interesse è esagerato? Forse. Apparentemente l’imprenditrice digitale non possiede come capacità principale l’oratoria, la filosofia o la spiritualità, ma un ritorno alla città lo potrà dare certamente.


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Chiara Ferragni a Palermo

Anzi un suo scatto da diva social può offrire molto di più della solita cartolina o filmato stereotipato in cui la Sicilia viene rappresentata banalmente con un carretto, un vecchio con la coppola e un cannolo sul tavolino del bar. Grazie alla Ferragni ieri chi non è palermitano, e soprattutto chi vive all’estero, ha scoperto l’esistenza della Palazzina Cinese e Palazzo Butera, che di certo non sono monumenti così mainstream nell’isola, considerando che certi palermitani non ne sanno nemmeno l’esistenza.

Solo qualche anno fa le nozze dei Ferragnez, sempre in Sicilia, con esattezza a Noto, hanno fatto registrare nel Siracusano un incremento turistico e boom di prenotazione nei mesi successivi al 2018, con tanta felicità degli esercenti del posto.

Se il risultato si trasla e non cambia -anche se si parla di un compleanno e no di un matrimonio- ci potrebbe essere uno scenario di buono auspicio per la città di Palermo che sta cerando di leccarsi le ferite dal Covid. Alla fine sempre di pubblicità alla città si tratta. E come si dice: “Quando è gratis si accetta sempre“.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”