La piazza di Palermo è senza dubbio una delle più calde in assoluto d’Italia. Nonostante in questo momento i rosanero non sitano vivendo una delle loro migliori annate, in un secolo nel quale hanno disputato varie stagioni nella Serie A di calcio, la loro recente tradizione li ha visti far rendere alcuni talenti scovati dal nulla, molti dei quali provenienti dal Sudamerica. Una gran parte del merito di questo exploit dal punto di vista dello scouting va dato all’allora presidente Maurizio Zamparini, il quale durante la sua gestione portò al Renzo Barbera una serie di campioni.
Toni, il goleador implacabile
Questi giocatori, che in quel di Palermo vissero un’epoca nella quale trovarono slancio verso grandi club, hanno dato lustro alla piazza siciliana, alla quale si sentono ancora oggi molto legati. Il primo in ordine cronologico fu Luca Toni, attaccante centrale di origini modenesi che interpretava alla grande il ruolo di centravanti d’area. Forte di testa e con un gran fiuto del gol, Toni disputò solo due stagioni in rosanero, nelle quali segnò però ben 51 reti in 81 partite totali, contribuendo inoltre in modo decisivo alla promozione dei palermitani in Serie A nella stagione 2003-04, quando andò a segno per ben 30 volte nel campionato cadetto. Le sue abilità sotto porta lo resero uno dei migliori attaccanti del campionato italiano di quel periodo, oltre a permettergli di vincere il titolo di capocannoniere con la Fiorentina nella stagione 2005-06, quando realizzò ben 31 marcature in 38 apparizioni. Toni fu anche uno dei componenti della vincente spedizione azzurra ai mondiali di Germania 2006, oltre che uno dei migliori attaccanti italiani di sempre in Serie A.
Cavani, dall’Uruguay con furore
Dopo Toni fu il turno di Edinson Cavani. Arrivato nel gennaio del 2007 dopo averlo soffiato nientemeno che al Real Madrid, il ventenne uruguaiano debuttò con uno spettacolare goal di destro al volo ed entrò subito nelle grazie della tifoseria del Barbera. Furono ben tre le stagioni del Matador a Palermo, e in ognuna delle quali si rivelò capace di andare oltre le dieci reti in campionato. Passato nel 2010 al Napoli, con il quale sarebbe arrivato secondo in campionato e avrebbe vinto la classifica marcatori, l’uruguaiano passò poi al Paris Saint Germain, squadra con la quale vinse svariati titoli di campione di Francia e della quale è ancora oggi il massimo goleador storico, come possiamo leggere sul magazine Tio.ch.
Dybala, classe sopraffina
Se Cavani portò entusiasmo e tanti goal, più avanti Paulo Dybala avrebbe portato tecnica e fantasia. Il nativo di Cordoba, nell’interno dell’Argentina, fu scovato nel piccolo club di Istituto e portato in Italia dal solito ottimo scouting di Zamparini. Trequartista ma all’occorrenza usato da punta, il giocatore classe 1993 avrebbe contributo da protagonista assoluto all’ultima promozione del Palermo in A datata primavera 2014. Acquistato nel 2015 dalla Juventus, oggi l’argentino fa parte della Roma di José Mourinho, che lo ha voluto fortemente.