Home

Relazione a distanza? Bacia il partner con il simulatore di baci


Un simulatore di baci in silicone con sensori da applicare allo smartphone permette di scambiare effusioni anche a distanza. Lo ha sviluppato un team di ricercatori a Londra con l’obiettivo di replicare l’emozione del contatto fisico.

Un mini materassino in silicone dotato di sensori è la ”protesi” che tenta di tradurre lo scambio di effusioni in realtà, durante una videochiamata. Per gestirlo c’è l’applicazione che permette di inviare e ricevere simultaneamente il bacio, ciascuno attraverso il proprio telefonino connesso a Facetime oppure via WhatsApp. E’ grazie al sistema aptico, basato cioè sul processo di riconoscimento degli oggetti attraverso il tatto, che Kissenger cerca di restituire la sensazione fisica del contatto, tradotto in una vibrazione.

Il simulatore di baci appare superfluo per molti; una nuova frontiera per il sesso del futuro, secondo altri. Non a caso l’apparecchio, il cui nome riassume l’unione tra ”mobile-kiss-messenger”, è stato presentato alla conferenza dedicata a ”Love & sex with robots” di Londra, palcoscenico di progetti e prototipi che fanno riflettere su come potrebbe evolversi l’erotismo nell’era dell’intelligenza artificiale.

Certo, ci si trova pur sempre di fronte a uno schermo. ”E’ un po’ come baciare un vibratore”, sosteneva un anno fa Gian Volpicelli dopo avere testato il dispositivo per Motherboard ”baciando” la sua ragazza via telefonino nel laboratorio di Adrian Cheok, dove il prototipo è stato battezzato nel 2011. Niente a che vedere con il bacio ”in carne e ossa”, inutile negarlo. Ma adesso per Kissenger si intravedono nuove potenzialità.

”Abbiamo voluto creare simulatore di baci con silicone che fosse in grado di dare e ricevere baci sfruttando la tecnologia del mobile”, spiega Emma Yann Zhang, una delle autrici del progetto della City University of London. Per il momento, Kissenger altro non è che un paio di ”labbra da baciare”, anche se finte, da applicare al proprio device, ma il team che lo ha sviluppato pensa già alla creazione di robot a grandezza naturale in grado di trasmettere l’emozione a chi interagisce con loro.

Nel suo report, Zhang spiega che, sebbene non sia nostra intenzione stabilire se sia eticamente accettabile avere intimità con i robot, ritiene che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale porterà a un aumento dell’intimità tra gli esseri umani e le macchine. Il progetto fungerà anche da strumento di raccolta dati, consentendo ai ricercatori di registrare statistiche sulle funzioni vitali, come la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca degli utenti, al fine di determinare se sia possibile stabilire una relazione emotiva con i dispositivi. L’obiettivo finale è capire se sarà mai possibile provare le stesse sensazioni scatenate da un bacio con un robot. In questo modo, in futuro potrebbe non essere più necessario avere una persona dall’altra parte dello smartphone per provare queste sensazioni.

Come partecipare al casting di Mare fuori 4? Il video

Sicilia, congedo mestruale, bagni no gender, settimana corta: la rivoluzione dell’Accademia

Va in Messico per suicidarsi, passa una settimana con prostitute e coca

Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Younipa è l'autore generico utilizzato per le comunicazioni di servizio, i post generici e la moderazione dei commenti.