Domani, la città di Palermo sarà testimone di un evento unico: l’incoronazione di un nuovo Re. La comunità Nzema della Costa d’Avorio, che conta circa 1000 abitanti in Sicilia, darà vita a una cerimonia solenne all’interno dell’oratorio di Santa Chiara, che si protrarrà dalle 15 alle 23. Il nuovo sovrano, Nanan Motchian Ebe Joel, 51enne, sarà incoronato come capo della comunità dell’Isola con un mandato illimitato fino al momento della sua successione.
La nomina del nuovo Re è necessaria per la sostituzione di Nanan Miezan Seme, che due anni fa ha deciso di abdicare e trasferirsi in Inghilterra, abbandonando così il suo regno. Questa scelta ha spinto la comunità a scegliere un nuovo leader, in grado di guidarli in un nuovo periodo di prosperità e crescita. Il ruolo di regina sarà affidato a Francisca Assuan, che in linea con la tradizione, diventerà la moglie del nuovo Re, ma senza alcun diritto di successione al trono.
La cerimonia.
La cerimonia di incoronazione del nuovo sovrano rappresenta un importante evento culturale e sociale, che testimonia la forza e la vitalità delle comunità africane presenti in Italia. L’evento avrà un forte impatto sulla città di Palermo e sulla Sicilia intera, dimostrando l’importanza della diversità culturale e dell’inclusione sociale per una società sempre più aperta e accogliente.
Alla cerimonia di incoronazione saranno presenti i rappresentanti consolari della Costa d’Avorio di Palermo, i rappresentanti della Consulta delle culture e i rappresentanti dell’ambasciata ivoriana a Roma.
La comunità Nzema di Palermo è un gruppo composto da sette famiglie, ognuna con la propria funzione e simbolo all’interno del gruppo. Tra queste ci sono gli N’djua, Ahua o Mahilé che hanno come simbolo il fuoco e il cane, gli Ezohile che rappresentano l’acqua, il riso e il corvo, gli N’vavile che sono i custodi della festa dell’abisso e hanno come simbolo il mais, gli Adahonlin che hanno come simboli il seme di palma e il pappagallo, gli Alonhomba rappresentati dal vino di palma, la rafia e l’aquila, gli Azanhoulé che rappresentano il legno e il flauto tradizionale e infine i Mafolé, con i simboli dell’oro e dell’argento.
Le parole di Ibrahima Kobena«In quanto presidente della consulta delle culture e presidente della comunità ivoriana in Sicilia – – il mio ruolo è di contribuire alla costruzione di città interculturale promuovendo tutte le attività culturale nella città di Palermo. La consulta offrirà il proprio servizio al nuovo Re e lo affiancherà durante il suo mandato nelle sue iniziative, al fine di arricchire il patrimonio culturale della nostra città di Palermo».