Un’incredibile scoperta quella di una donna statunitense. La madre si era rivolta al medico per l’inseminazione artificiale ma lui le aveva fatto credere che il donatore fosse anonimo.
La vicenda
Morgan Hellquist, 35 anni, ha scoperto che il ginecologo che la seguiva da nove anni era in realtà il suo padre biologico. L’assurda vicenda è avvenuta a Rochester, negli USA. Tutto ha avuto 35 anni fa, quando la madre di Morgan si è rivolta al dottor Wortman per diventare madre attraverso l’inseminazione artificiale. Il ginecologo, oggi 70enne, le ha fatto credere che lo sperma provenisse da un donatore anonimo, “uno studente di medicina dell’Università di Rochester Medical Center”. Ma le aveva mentito: in realtà era il suo.
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I primi sospetti
Morgan ha cominciato ad avere qualche sospetto quando, ad aprile scorso, durante una visita, lo specialista le ha chiesto di abbassare la mascherina per scrutarle meglio i lineamenti del suo volto, ponendole alcune domande sulla sua vita privata. A far sorgere qualche perplessità alla paziente anche il fatto che il ginecologo abbia invitato la sua attuale moglie ad entrare nella stanza per osservarla.
Morgan porta il ginecologo in Tribunale
Dopo quella “strana” visita, Morgan ha iniziato ad indagare fino all’incredibile scoperta: il Dott. Wortman, il suo ginecologo, era il suo padre naturale. La Hellquist e uno dei suoi sei fratellastri hanno convinto lo specialita a sottoporsi al test del Dna. L’esito non ha lasciato alcun dubbio. La 35enne ha fatto causa al medico accusandolo di aver messo incinta la madre con l’inganno, facendole credere di essere stata inseminata da un donatore anonimo. Lo specialista non ha ancora fornito spiegazioni rispetto al suo operato.