La Giornata universitaria dell’antimafia approda a Giurisprudenza. La manifestazione, giunta alla seconda edizione e organizzata dall’associazione studentesca ContrariaMente e dalla Rete Universitaria Mediterranea, si svolgerà tra i sentieri dell’atrio della facoltà sita in via Maqueda a partire dalle 15 di oggi, mercoledì 6 novembre.
Tu da che parte stai? è questo il titolo dato all’iniziativa nel corso della quale avrà luogo una conferenza con protagonisti eccellenti i pubblici ministeri Nino Di Matteo e Vittorio Teresi, Salvatore Borsellino con il movimento “Agende rosse”, Valeria Grasso testimone di giustizia e presidente dell’associazione antiracket “Legalità e libertà” e Umberto Di Maggio coordinatore regionale di “Libera”. Presenti anche Antonio Scaglione, preside della Facoltà di Giurisprudenza e Fabrizio Piraino, docente di diritto privato della Facoltà di Economia.
Un dibattito aperto a tutti e con la possibilità per gli studenti giurisprudenza, economia e finanza e scienze del turismo, di conseguire un credito formativo universitario.
«Con questa nuova formula della giornata universitaria dell’antimafia vogliamo stimolare tutti, e in particolare gli studenti, alla partecipazione attiva e all’impegno nell’ambito della lotta alla mafia – spiega Salvo Di Chiara, presidente di ContrariaMente e membro del Consiglio nazionale degli studenti universitari –. I nostri ospiti avranno la possibilità di intavolare un dibattito tra loro e confrontarsi direttamente con gli studenti. ContrariaMente e Rum da oltre dieci anni si battono per la diffusione della cultura dell’antimafia specialmente tra i più giovani».
La tavola rotonda, moderata da Simone Cappellani, coordinatore delle “Agende rosse” di Palermo, è proprio la novità introdotta dalla seconda edizione della manifestazione in cui i giovani giuristi ed economisti potranno interagire con i relatori.
Saranno le domande e le curiosità dei partecipanti che costituiranno la trama su cui sarà intessuta l’intera discussione.
«Tu da che parte stai? è un titolo che vuole essere provocatorio nei confronti di chi ripudia la mafia a parole ma nei fatti fa poco per riscattare la nostra terra – conclude Di Chiara –. Con questa manifestazione vogliamo dimostrare di essere sempre dalla stessa parte, quella della legalità, dell’antimafia attiva e della solidarietà a chi ogni giorno si spende per una Sicilia migliore».