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AAA cercasi spogliarelliste, i proprietari italiani disperati: “Senza di loro non si fa cassa”


“Dopo due stop ora si è ricominciato a lavorare, il pubblico sta tornando, ma il problema è che mancano le ragazze”. Il grido di lamento è quello di una proprietaria di un locale lap dance nel Veneto. Molti locali dello stivale sembrano essere sprovvisti di spogliarelliste.

“Le spogliarelliste che lavorano in questo settore sono quasi tutte straniere. Con la pandemia sono ritornate per buona parte nei loro paesi d’origine. Per alcune è ancora complesso rientrare in Italia, ma molte altre, anche rimaste qui, nell’incertezza della riapertura, hanno trovato altri lavori ed è impossibile ritornino a fare quello che facevano prima”, racconta evidenziando il fatto che la crisi ha toccato anche i night dove a oggi c’è crisi di personale.


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AAA cercasi spogliarelliste, i proprietari italiani disperati

Il ridimensionamento ha riguardato anche le stripper, che nella programmazione dei locali sono le ospiti speciali delle serate. “Sono stati rimodulati i cachet perché anche per loro la principale fonte di entrata, gli spettacoli dal vivo, per quasi due anni si è fermata. In parte, ma solo in parte, sono riuscite a compensare con gli show a distanza. Il nostro locale ha smesso di lavorare all’inizio di marzo del 2020. Per un breve periodo abbiamo potuto lavorare solo come bar, poi c’è stato un secondo stop, da ottobre 2020 fino a maggio di quest’anno”, ricorda l’imprenditrice veneta.
 

La crisi comunque non ha fermato l’imprenditrice. “Abbiamo deciso di rinnovare il locale pur non sapendo che cosa ci avrebbe aspettato nel futuro prossimo. A noi è servito come sprint per la ripresa ed ora che ci hanno concesso di ritornare a lavorare la scelta che abbiamo fatto è stata vincente. Una scelta che vuole celebrare anche i vent’anni del locale. La nostra ricerca di personale continua. Chi lo desidera può presentarsi anche direttamente”, conclude la proprietaria.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”