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Ad Unipa le lezioni si seguono al Cinema – l’incubo di 300 studenti


Cine-Unipa il palcoscenico poco convenzionale per l’apprendimento universitario. 300 studenti firmano lettera contro le lezioni al cinema Marconi.

Simpatica immagine del rettore Massimo Midiri al Cinema Marconi

Nel mondo dell’istruzione è fondamentale garantire un ambiente di apprendimento adeguato per gli studenti. Tuttavia, recentemente, alcuni studenti dell’Università degli Studi di Palermo si sono trovati ad affrontare una situazione al limite del grottesco. L’istituzione ha assegnato loro il cinema Marconi come luogo per le lezioni, una scelta che ha conseguenze dirette sulla qualità del percorso accademico e sui risvolti psicologici ed economici degli studenti.

La questione è stata portata all’attenzione del Consiglio di Amministrazione dell’Università grazie all’iniziativa di Sergio Ciotta, che ha formulato una richiesta di interlocuzione per trovare soluzioni migliori. Inoltre, una lettera firmata da ben 289 studenti è stata inviata per evidenziare le preoccupazioni di coloro che si trovano ad affrontare questa situazione incredibile.

Una delle preoccupazioni principali riguarda la necessità di raggiungere il cinema Marconi, un luogo che è tutto tranne che idoneo per l’apprendimento. La difficoltà di parcheggio, i problemi con i mezzi pubblici e la distanza considerevole dalla fermata della metro di Palazzo d’Orleans rappresentano solo alcune delle sfide logistiche che gli studenti devono affrontare quotidianamente. Questo crea un ambiente ostile per l’apprendimento, lontano dall’idea di un setting educativo che svolge un ruolo fondamentale nella didattica.

L’importanza di un ambiente appropriato non può essere sottovalutata, poiché influisce direttamente sulla capacità degli studenti di assimilare i contenuti delle lezioni e sviluppare competenze necessarie per la loro formazione professionale. Inoltre, la mancanza di prese elettriche utilizzabili per la ricarica dei dispositivi, come telefoni cellulari e computer, rappresenta un ulteriore ostacolo all’apprendimento, soprattutto per gli studenti con DSA.

Questa situazione influisce anche sulla vita universitaria degli studenti. Frequentare le lezioni al cinema Marconi impedisce loro di partecipare a momenti di aggregazione, convivialità e scambio relazionale e intellettuale con altri studenti. Inoltre, la mancanza di accesso alle biblioteche, aule studio e altri servizi essenziali, come il borsellino elettronico, all’interno del campus, rende la vita degli studenti estremamente complicata.

Un altro aspetto da considerare è il costo aggiuntivo per gli studenti costretti a seguire le lezioni presso il cinema. Oltre all’abbonamento alla metropolitana, devono anche acquistare l’abbonamento per il bus cittadino, aumentando notevolmente le spese per le famiglie. La necessità di pranzare al di fuori del campus rende la situazione ancora più onerosa.

Sebbene il corso non richieda la frequenza obbligatoria, gli studenti apprezzano l’importanza delle lezioni in presenza per la loro formazione. Pertanto, la collocazione al cinema Marconi potrebbe influire negativamente sul numero di studenti che frequentano, con gravi conseguenze per la loro formazione.

In conclusione, è fondamentale che l’Università degli Studi di Palermo prenda in considerazione le preoccupazioni degli studenti e trovi una soluzione migliore rispetto alla pseudo aula del cinema Marconi. Garantire un ambiente di apprendimento adeguato è essenziale per il successo degli studenti e per la reputazione dell’istituzione stessa.

Magnifico,

con la presente, gli studenti del II anno del CdS in Scienze dell’Educazione (curriculum prima infanzia) si rivolgono a Lei, senza alcuna polemica e con spirito costruttivo, nel tentativo di farsi portavoce delle nostre esigenze.

Nella Sua qualità, sarà senz’altro a conoscenza della sede che ci è stata assegnata per seguire le lezioni del secondo anno relative all’anno accademico 2023/2024.

Le studentesse e gli studenti firmatari di questa richiesta intendono manifestarle alcune preoccupazioni 

La necessità di dover raggiungere il cinema Marconi e di seguire le lezioni in un luogo non certo idoneo, creerebbero non pochi disagi non solo di natura logistica (difficoltà di parcheggio, difficoltà di muoversi con mezzi pubblici, distanza notevole dalla fermata della metro di Palazzo d’ Orleans); ma anche e soprattutto in termini di qualità dell’apprendimento.

Converrà con noi sul fatto che per una buona didattica e per una buona azione pedagogico-educativa il setting educativo giochi un ruolo fondamentale. Peraltro, proprio questi concetti sono quelli che ci sono stati impartiti dai nostri docenti nel corso delle lezioni dell’anno accademico scorso.

L’importanza di un ambiente appropriato non può essere sottovalutata, poiché incide direttamente sulla nostra capacità di assimilare in modo qualitativamente accettabile i contenuti delle lezioni e di sviluppare quelle competenze necessarie alla nostra formazione professionale.

In aggiunta a ciò, vorremmo inoltre, sommessamente, farle presente che la mancanza di prese elettriche utilizzabili per la ricarica dei dispositivi come telefoni cellulari, computer, I-pad costituirebbe, altresì, un ulteriore ostacolo per il nostro apprendimento. Le ricordiamo che tra di noi ci sono diversi alunni con vari DSA e non poter utilizzare i vari supporti tecnologici, perché magari nel frattempo si scaricano, creerebbe frustrazione e dispiacere negli studenti.

Vorremmo inoltre sottolineare come questa lontananza dal campus intaccherebbe – non poco – la nostra vita universitaria. Frequentando le lezioni presso il cinema Marconi verrebbero a mancare i momenti di aggregazione, di convivialità e di scambio relazionale e intellettuale con i colleghi degli altri anni di corso e con il resto della popolazione studentesca.

Questa situazione ci priverebbe anche dei servizi essenziali per gli studenti e le studentesse. Si pensi, ad esempio, all’accesso alle biblioteche, alla impossibilità di usufruire di aule studio; nonché del resto dei servizi disponibili (ad esempio, il borsellino elettronico) da utilizzare all’interno del campus.

Una ulteriore sottolineatura va fatta a proposito del servizio mensa. Insieme all’abbonamento alla metropolitana, sarebbe necessario per le studentesse e gli studenti costretti a seguire le lezioni presso il cinema, acquistare anche l’abbonamento per il bus cittadino, con notevole dispendio economico per le famiglie. Se a questo aggiungiamo anche la necessità di dover pranzare al di fuori del campus, il quadro diventa ancora più disarmante e oltremodo economicamente oneroso.

Siamo ben consapevoli che nel nostro corso non sia obbligatoria la frequenza. Tuttavia, abbiamo anche imparato ad apprezzare l’importanza in termini formativi e di acquisizione della conoscenza delle lezioni in presenza. Per questo motivo, siamo fortemente preoccupati che questa collocazione infausta possa incidere negativamente sul numero degli studenti frequentanti, con grave danno per la formazione degli stessi studenti.

Siamo certi che da parte Sua ci sarà il massimo impegno per evitare tutti i disagi che abbiamo segnalato e restiamo fiduciosi sul buon esito di eventuali iniziative che possano farci tornare ad una condizione di normalità, rispettando il diritto allo studio di tutte le studentesse e gli studenti del corso.

Ringraziandola per l’attenzione, Le porgiamo distinti saluti.

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