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Al convegno “Le parole della pace, le parole della guerra” la medaglia del presidente Mattarella


Importante riconoscimento al convegno Le parole della pace, le parole della guerra svoltosi allo Steri allo scopo di proporre una riflessione e individuare le iniziative concrete per la pace, a partire dal contesto della città di Palermo.

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella ha, infatti, conferito una medaglia di rappresentanza.

«Si tratta di un riconoscimento prestigioso – afferma il prof. Giusto Picone – che premia l’impegno del nostro Ateneo su tematiche che ci interrogano drammaticamente come cittadini e come componenti della comunità accademica».

A conclusione della manifestazione organizzata dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, ha avuto luogo anche una tavola rotonda su Le pratiche della pace, a cui sono intervenuti il Rettore prof. Fabrizio Micari, i proff. Franco Lo Piparo, Vincenzo Militello e Laura Auteri, l’Imam di Palermo Francesco Macaluso, il Presidente della Consulta delle Culture del Comune di Palermo Adham Darawsha, Ina Siviglia e Carmelo Torcivia della Facoltà teologica di Sicilia in rappresentanza dell’Arcivescovo e il sindaco Leoluca Orlando.

La riflessione, non di maniera sulle cause di quanto accade, è partita dagli sconvolgenti eccidi di Parigi e Bruxelles, che hanno fatto seguito ad una ininterrotta teoria di massacri in tutto il mondo, e in particolare nel continente africano.

Il ragionamento è stato tanto più doveroso per un Ateneo quale quello di Palermo che aspira ad essere, sul piano culturale e scientifico, punto di incontro e cerniera tra le terre bagnate del Mediterraneo. In questo quadro drammatico i saperi umanistici, da tante parti giudicati residuali a fronte delle abilità tecnico-scientifiche, sono chiamati a svolgere un ruolo di comprensione e di orientamento che può essere fondamentale.

Le prime tre sessioni della manifestazione su Parole che costruiscono la pace, parole che costruiscono la guerra, hanno avuto per oggetto nove parole: su ogni parola è intervenuta una coppia di relatori di aree disciplinari diverse e si sono concluse con un dibattito.

La quarta sessione su Storie di pace e di guerra ha visto la partecipazione dei giovani migranti che frequentano la Scuola di Lingua Italiana per Stranieri dell’Università di Palermo, cui ha fatto seguito l’intervento degli studenti delle scuole elementari e secondarie.

Nelle due serate del 5 e 6 ha avuto luogo un concerto di canti di pace e guerra e il reading di Micaela Esdra, che ha proposto l’atto finale della Pentesilea di Heinrich von Kleist.

Infine la quinta sessione su Il testo e la scena. Rappresentazioni di pace, rappresentazioni di guerra è stato un incontro-dibattito tra scrittori, giornalisti e il regista Walter Pagliaro.

Nella foto Samonà, Micari, Picone, Auteri.

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A proposito dell'autore

Responsabile Comunicazione Istituzionale Unipa e direttore di Ateneo News

1 risposta

  1. Giovanni

    e ai tanti palermitani che cercano di vivere alla luce della Costituzione, nella osservanza della legge, nella testimonianza, in un luogo della memoria dove sono caduti uomini e donne che con il loro martirio hanno impedito alle mafie l’annientamento della democrazia nel nostro Paese e dove l’illegalita’ diffusa e’ prassi normale, in una Nazione che dal martirio di tanti innocenti non vuole coglierne il valore e l’essenza volta ad indurre una profonda autocritica e revisione interiore volta alla adozione di comportamenti atti a neutralizzare le mafie, le tresche, le raccomandazioni, il malaffare, chi si fa i propri comodi alla faccia di tutti, a questi palermitani, chi li premia?