Guido Sammartano, responsabile dell’Associazioni Studenti Universitari Palermo, a proposito delle elezioni della scorsa settimana, ha inviato a [email protected] questo comunicato che pubblichiamo integralmente:
“Alla fine il sogno è diventato realtà, Ouattara Ibrahim Kobena, conosciuto da tutti come IBRA, ce l’ha fatta. Con 2252 preferenze – questo il dato a conclusione dello spoglio – è il primo consigliere d’amministrazione di colore della storia di un organo dell’Ateneo Palermitano, quello sportivo, il CUS, dov’è stato eletto all’interno della lista Run/Vivere Ateneo/Unipercento, insieme a Pasquale Pillitteri (eletto al Senato accademico) e Marco Tirone (eletto al Consiglio d’amministrazione).
«Sono davvero felice e commosso» – ha commentato Ibra – che poi ha aggiunto: «Mi sento di ringraziare la Sicilia e i siciliani, questa bellissima terra, da sempre crocevia di numerosi popoli dalle diverse culture, che mi hanno accolto da immigrato, dopo essere fuggito dal mio Paese dov’era in corso una sanguinosa guerra civile. Ringrazio gli oltre 2000 studenti che mi hanno accordato la loro fiducia e l’ASU per avermi dato questa possibilità credendo in me fin dal primo momento».
Infine, conclude Ibra, «Voglio sottolineare che questo risultato che mi vede vincitore è un segnale tangibile che l’integrazione non è un miraggio, non è soltanto una bella parola per riempiere qualche pagina di giornale, è un progetto comune che si può e che si deve realizzare; da subito mi metterò a lavoro per far crescere il nostro progetto all’interno dell’Ateneo».
Altra voce di soddisfazione è quella di Rosario Genchi, consigliere uscente del CUS e fondatore dell’ASU: «Con il risultato di Ibra al CUS si sono raccolti i frutti di anni di lavoro, con la sua elezione l’ASU vuole farsi promotrice di un modello di integrazione funzionale, lo sport è sicuramente il volano migliore per aggregare le diverse culture, di certo il dato politico che emerge dalle urne sottolinea che gli studenti hanno colto e sposato quest’idea di cambiamento. Mi corre l’obbligo di ringraziare tutti coloro che hanno profuso il loro impegno per raggiungere questo storico risultato, in primis le associazioni Sicil Africa Students e Universitas».