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Al maestro Pippo Madè laurea magistrale “ad honorem” in Scienze della Formazione continua


L’Università di Palermo conferisce la Laurea magistrale “ad honorem” in Scienze della Formazione continua al maestro Pippo Madè.

La cerimonia si svolgerà venerdì 20 marzo 2015 alle ore 17:00, nella sala Magna dello Steri.

Dopo i saluti del Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Roberto Lagalla, seguirà la lettura della motivazione di Girolamo Cusimano, presidente della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale, e la Laudatio di Gioacchino Lavanco, coordinatore del Corso di Laurea in Scienze della Formazione continua.

Successivamente sarà la volta del maestro Madè che terra la Lectio magistralis su: “Una vita d’arte per l’arte”.

Pippo Madè, nato a Palermo nel 1936, è un pittore che ha reso celebre l’immagine della Sicilia nel mondo attraverso segni tipicamente mediterranei, che vanno oltre il semplice realismo e che, con il tratto e il colore, esprimono la storia dell’Isola, con le sue gioie e le sue sofferenze.

L’opera di Madè, attraversando sessant’anni di vita artistica e culturale, è vera e propria pedagogia di comunità, formazione continua per i giovani e per la società civile. Da autodidatta, cresciuto in una famiglia di umili origini, l’artista palermitano ha mostrato impareggiabile voglia di sapere, acume intellettuale e vivacità di spirito che lo hanno portato a dialogare con artisti come Renato Guttuso, Orfeo Tamburi, Domenico Purificato, dai quali ha saputo cogliere lezioni esemplari, trasformate in uno stile personale e inconfondibile.

L’opera di Madè è caratterizzata da una tensione etica che ha portato l’artista a confrontarsi con i drammi dell’emigrazione, del lavoro, della droga, dell’emarginazione, ma soprattutto con la violenza della mafia, al punto da correre rischi personali e per la propria famiglia.

L’itinerario spirituale di Madè è pure segnato dal rapporto con il Pinocchio di Collodi e dai temi sacri dedicati a San Francesco d’Assisi, oltre che dalla sfida di raccontare la Divina Commedia.

Ha saputo esplorare ogni possibilità espressiva su vetro, terracotta, lava, metalli e altri materiali più o meno preziosi, oltre che lavorare con l’acquaforte, l’acquatinta, il bulino e l’incisione. Ha portato le sue opere nelle più importanti metropoli internazionali, da Parigi a Vienna, da New York a Los Angeles.

L’artista siciliano è stato maestro per tanti giovani, precettore classico e al tempo stesso modernissimo, capace di insegnare l’arte e l’amore per l’esistenza. Nelle opere realizzate usa con estrema disinvoltura tecniche più disparate: china, olio, decorazioni su vetrate, incisioni, disegno, maiolica, litografia, scultura in vetro di Murano. Fra le caratteristiche delle sue realizzazioni spicca la plastica espressività, che lascia il segno sia sui volti sia nei corpi dei personaggi rappresentati.

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A proposito dell'autore

Responsabile Comunicazione Istituzionale Unipa e direttore di Ateneo News

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