L’atleta canadese, Alex Ianculescu, già in gara ai Giochi invernali del 2018 nello speed skating: «Un modo divertente per sostenere la mia carriera da ciclista»
Non tutte le storie hanno un inizio ben definito. Quella di Alexandra Ianculescu, sì. Comincia il 30 novembre dello scorso anno, quando pubblica una foto senza veli all’interno di una vasca da bagno sulle sue pagine social. E la blocca, perché resti lì anche a futura memoria. Ancora adesso è lo scatto che per primo salta agli occhi aprendo il suo profilo Instagram. E’ quello in cui Alexandra spiegava perché aveva deciso di pubblicare le proprie foto sexy su OnlyFans.
Alexandra Ianculescu, Alex per tutti, è un’atleta versatile che ha toccato da vicino il sogno olimpico. Lo ha fatto nel 2018 quando ha gareggiato nello speed skating ai Giochi invernali di Pyeongchang. Allora rappresentava la Romania, il paese che le ha dato i natali nel 1991, prima che con tutta la famiglia emigrasse in Canada dieci anni dopo. Ma adesso Alx vuole di più, vuole essere in quel gruppo di colleghi non troppo nutrito che ha avuto la gioia e la bravura di gareggiare sia nei Giochi olimpici invernali che in quelli estivi. E così, con l’obiettivo in testa di Parigi 2024, ha sfilato le lame, è salita in sella e ha iniziato a inseguire il pass olimpico in bicicletta.
Ma per chi pratica lo sport non a livello professionistico, spesso la vita è complicata, alla continua ricerca di un’altra occupazione più remunerativa che possa tenere accesa la fiammella del sogno. Ed è proprio di fronte a questa consapevolezza che ad Alex si accende sì una fiammella, ma dell’ingegno. «Ho sempre avuto un bel rapporto con il mio corpo e non ho mai avuto problemi a pubblicare le mie foto in costume – racconta – Poi sempre più fan hanno iniziato a dirmi “ma perché non le pubblichi su OnlyFans e ti fai pagare da chi vuole vederle?”. E così, vedendo quanti like ottenevo ogni volta che ne pubblicavo una, ho deciso di provarci». Nasce così il salto sulla piattaforma di contenuti a pagamento. Un’esperienza che non viene approvata da tutti. E si arriva così al post del 30 novembre 2022.
«Non volevo che la gente mi vedesse come quella che vende le foto sexy. Non dopo aver lavorato così duramente per diventare un’atleta, per avere un’istruzione, per parlare più lingue e per amare davvero l’immagine di me stessa che ho creato e rispettato – scriveva Alex – Ma il primo mese su OnlyFans ha cambiato totalmente la mia vita. Posso allenarmi a tempo pieno, concedermi viaggi in posti che non avrei mai sognato di visitare, comprare la bici dei miei sogni e godermi tutto questo senza dover fare tre lavori part-time come ho dovuto fare in passato per inseguire i miei sogni olimpici».
In pace con il corpo e con la gente, Alex Ianculescu è una di quelle che fa del «vivi e lascia vivere» il proprio mantra. A 13 anni si rasò i capelli a zero in omaggio alla sua artista preferita, Sinead O’Connor. «E lì ho capito che avrei fatto sempre tutto di testa mia…». Anche quella fu una scelta che molti, specie a casa, gradirono poco. «Un tempo mi interessava ciò che pensava la gente – racconta l’atleta – Poi ho capito che le opinioni degli altri non pagano le mie bollette o non migliorano la mia vita».
E allora l’esperimento OnlyFans è andato avanti. Sta andando avanti. Al punto che Alex, ormai imprenditrice di se stessa, ha lanciato anche una collezione di tute per il pattinaggio su ghiaccio. Rigorosamente con i loghi di OnlyFans e di Team Alex ben visibili. Prezzo del completino: 500 dollari, e si può scegliere se averlo nuovo o indossato per un po’ da Alex. «Un modo divertente per sostenere la mia carriera da ciclista», dice lei. E infatti alcuni dei suoi 70mila follower le chiedono nei commenti quando arriverà invece la collezione di tute per chi va in bici.
I numeri di Alex Ianculescu
Su OnlyFans è seguita da 33mila abbonati che le pagano mensilmente una quota da circa 18 dollari. Sono quasi 600 mila dollari mensili. E le foto, bene chiarilo, sono sexy ma non esplicite. Non si tratta di contenuti pornografici, né di materiale esageratamente spinto. Ma nonostante questo «sono arrivati i silenzi imbarazzanti da parte di persone che pensavo fossero amiche e che hanno preso le distanze da qualcosa che non capiscono», racconta. Alex, però, come Sinead O’Connor, va avanti sperando che la strada intrapresa la porti fino a Parigi e che magari qualcuno possa dedicarle un giorno l’inno della cantautrice irlandese “Nothing compares 2 you”, niente è paragonabile a te.