Immerso tra le sinuose colline della Sicilia, sorge un incantevole borgo dal fascino senza tempo, cullato tra storia, tradizione e paesaggi mozzafiato.
Il pittoresco borgo di Novara di Sicilia si erge sulla ripida collina che offre una vista panoramica dell’antica Tindari, in mezzo a uno scenario naturale incantevole, ai piedi di un imponente sperone roccioso noto come la Rocca Salvatesta, che si innalza a 1.340 metri di altitudine. Le modeste abitazioni, i tortuosi vicoli e le strette viuzze sormontati da archi, gli elaborati decori delle facciate, l’architettura elegante dei palazzi e l’imponenza delle chiese contribuiscono a conferire un fascino unico a questa località dall’indiscutibile impronta medievale.
Celebre per la sua bellezza e per l’incredibile bellezza della natura circostante, nonché per il rinomato formaggio Maiorchino, questo villaggio ha ottenuto riconoscimento anche per il suo coinvolgimento nel programma delle “case a un euro”, attraendo numerosi stranieri che hanno scelto di stabilirsi qui.
Novara di Sicilia, cosa vedere nel borgo in Sicilia
Ecco una panoramica di ciò che è possibile scoprire e sperimentare in questo incantevole borgo, unendo le sue meraviglie paesaggistiche, le delizie culinarie e le affascinanti opportunità legate alla natura.
1. La Rocca Salvatesta
Una meridiana naturale, osservata sin dai tempi preistorici, si staglia in questa regione. È visibile da molteplici punti della Sicilia, eppure molti ignari di trovarsi qui, a Novara di Sicilia.
“Forse citata da Omero nell’Odissea, la Rocca Novara, conosciuta come Salvatesta, si erge di fronte alle isole Eolie, inserendosi tra i percorsi più suggestivi dei Peloritani. Mostra rifugi preistorici e profili di volti enigmatici con un singolo occhio, segni delle civiltà che abitavano queste terre prima dell’arrivo dei Greci.
È un luogo splendido per escursioni, così come lo è la vicina Rocca Leone, caratterizzata da tre formazioni rocciose che somigliano “apparentemente” a un leone, con i resti di un’antica fortificazione ai suoi piedi.”
2. Il torneo di Maiorchino nel borgo di Novara di Sicilia
Il maiorchino è un autentico prodotto di questa regione, un formaggio pecorino con una percentuale minore di latte caprino. La sua celebre competizione è preservata come parte del patrimonio immateriale dell’UNESCO.
Durante l’inverno, solitamente a febbraio e durante il periodo di carnevale, si tiene il torneo che attraversa il centro storico, con un percorso di quasi un chilometro che comprende discese e scalinate. L’intera esperienza è intrisa di grande emozione.
Nei giorni di carnevale, durante la fase finale del torneo, si organizza anche una festa con un veglione danzante presso il Teatro Casalaina, che è stato recentemente restaurato, sebbene abbia mantenuto l’impianto originale del Settecento.
Durante il torneo, questo formaggio tondo, alto circa 12 centimetri, viene fatto rotolare per le strade del paese, spinto con l’ausilio di una corda che ne amplifica la potenza. Il vincitore è chi raggiunge il traguardo con il minor numero di lanci e penalità.
3. Le chiese e il Duomo del piccolo borgo in Sicilia
Novara vanta un notevole patrimonio di chiese, tra le quali brilla il Duomo, caratterizzato da una facciata in stile tardo rinascimentale, che probabilmente ha ereditato elementi da un precedente luogo di culto romanico.
Tra le altre importanti chiese, nella frazione di Badiavecchia, si trova il primo monastero cistercense in Sicilia, fondato durante la riconquista normanna. Di questo monastero, oggi rimangono la chiesa originaria e alcuni elementi che sono stati successivamente inglobati nell’insediamento urbano a seguito di un’alluvione.
Successivamente, il monastero fu ricostruito nella parte alta di Novara, conosciuta come Abbazia. Questo monastero era guidato da Sant’Ugo Abate, il Patrono di Novara, i cui resti sono oggi conservati con venerazione.
5. IL RIPARO DI SPERLINGA E IL CASTELLO D’ORLANDO
Proseguendo nell’esplorazione delle escursioni nei dintorni di Novara, il Riparo di Sperlinga emerge come uno dei siti più antichi di tutta la Sicilia, caratterizzato dalla stratificazione che abbraccia un arco temporale che va dal Paleolitico Superiore al Neolitico.
Questo luogo è stato oggetto di studio da parte del rinomato archeologo Luigi Bernabò Brea, il quale lo menziona ripetutamente nel suo libro “La Sicilia prima dei Greci”, che è possibile sfogliare in anteprima qui.
Altrettanto significativo è il cosiddetto “Castello d’Orlando”, che, in realtà, rappresenta un vasto insediamento preistorico situato nelle vicinanze dell’antica Noae. Anche in questo caso, è possibile osservare profili con un solo occhio e una serie di segni concavi e convessi che evocano il sole. Per le escursioni, soprattutto quelle verso queste ultime località, è consigliabile cercare l’assistenza di guide locali esperte.
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