La conferma è arrivata: anche i gorilla possono contrarre il Covid-19. I primi due casi arrivano dagli Stati Uniti, con l’esattezza da San Diego. Lo zoo californiano e il governatore della California Gavin Newsom hanno reso noto che almeno due gorilla, della grande struttura riservata alla bellezza animalistica, sono risultati positivi al Covid-19.
Alcuni animali stanno mostrando dei sintomi e si sospetta che il veicolo del contagio sia stato un membro dello staff, probabilmente asintomatico. A riportarlo è la CNN: si tratta del primo caso documentato di coronavirus nelle grandi scimmie.
Il possibile contagio tra i gorilla
Tutto ha avuto inzio lo scorso mercoledì 6 gennaio, quando due gorilla hanno iniziato a tossire. Un test preliminare nel gruppo ha evidenziato la presenza del virus venerdì. L’US Department of Agriculture’s National Veterinary Services Laboratory ha dato attraverso i tamponi conferma della positività degli animali l’11 gennaio. Secondo una dichiarazione rilasciata dal parco al giornale britannico The Guardian, i gorilla vivono nello zoo come una famiglia: quindi si crede che tutti i membri siano stati, sono e saranno esposti al virus. Non si sa se i sintomi siano peggiorati, ma gli esemplari sono ancora sotto stretta osservazione.
I sintomi dei gorilla
Tranne per tosse e congestione, i gorilla stanno abbastanza bene. A dichiararlo Lisa Peterson, executive director del San Diego Zoo Safari Park: “Tutto il gruppo rimane in quarantena e sta sia mangiando che bevendo. Il che è un buon segno. Siamo fiduciosi in una completa guarigione di tutta la famiglia di gorilla”. Lo zoo è chiuso dai primi giorni di dicembre 2020, a causa dell’enorme numero di casi registrati in California. Lo stato delle spiagge da copertina sta affrontando una forte ondata di contagi, con quasi 5.000 pazienti in terapia intensiva.
Insomma l’uomo con i gorilla ha un’altra caratteristica in comune: entrambi posso contrarre il virus della Sars-Cov2 e avere gli stessi sintomi.