Una nuova scoperta agghiacciante nei pressi delle scuole residenziali in Canada. Sono infatti stati ritrovati i resti di altre 182 persone sepolte intorno alle scuole residenziali, finanziate dallo stato e gestite dalla chiesa cattolica, che per decenni bambini indigeni sono stati costretti a frequentare. La Lower Kootenay Band, comunità delle First Nations nel Canada occidentale, ha annunciato che la ricerca con il radar ha individuato nuovi resti nei pressi della St Eugene’s Mission residential school, vicino alla cittadina di Cranbrook, in British Columbia.
“Crediamo che queste 182 anime fossero membri della Bands della Ktunaxa Nation e di altre comunità confinanti delle First Nation”, continua la dichiarazione che arriva dopo che la scorsa settimana la he Cowessess First Nation di Saskatchewan ha reso noto che sono state scoperte 751 sepolture. Ed il mese scorso ne sono state ritrovate 215 intorno ad un altro edificio che ospitava una di queste scuole.
Leggi anche: Temperature record, Greta Thunberg: “Questa ondata di caldo è solo l’inizio”
Tra la fine del 19esimo secolo e gli anni novanta del secolo scorso, oltre 150mila bambini indigeni sono stati costretti frequentare questi istituti. Come ha stabilito la commissione per la verità e la riconciliazione, istituita dal governo canadese quando nel 2008 si è scusato per la prima volta per questa campagna, l’obiettivo era quello di assimilarli alla cultura dominante, vietando loro di parlare la loro lingua e seguire le proprie tradizioni, forzando anche la conversione cristiana. In questi collegi i bambini hanno subito maltrattamenti, terribili abusi fisici e sessuali, e migliaia di ragazzi vi hanno trovato la morte.