Sono trascorsi cinquant’anni dall’assassinio di Anna Maria Battaglia, una bellissima ragazza di appena 21 anni uccisa a colpi di pistola dal suo persecutore, Calogero Longo. “Ero pazzo di lei”, disse alla polizia. La Cgil: “La sua storia non venga dimenticata!“.
Il primo femminicidio a Palermo
50 anni fa, il primo femminicidio che scosse il capoluogo siciliano. Oggi, la notizia si confonderebbe tristemente tra le tante altre morti di donne innocenti, vittime della violenza e della gelosia dei compagni o dei corteggiatori respinti. Quest’ultimo, fu il caso di Anna Maria, assassinata da un suo coetaneo, Calogero Longo. Lo studente universitario, all’epoca si dichiarò accecato dall’ossessione per la ragazza.
L’assassinio di Anna Maria Battaglia
Anna Maria, figlia del proprietario di una catena di negozi di abbigliamento, la mattina dell’8 aprile del 1971 venne raggiunta da alcuni colpi di pistola mentre usciva dall’abitazione del fidanzato, nei presso di Via Libertà. A confessare l’atroce delitto, Calogero Longo. “Sì, l’ho uccisa io: ero pazzo di lei“, disse alla polizia che lo andò a prendere a casa. L’uomo, internato al manicomio criminale, uscì solo qualche anno dopo. Oggi, si aggira libero ed indisturbato per la città.
LEGGI ANCHE: Il “Sofagate”, cos’è e perché se ne parla così tanto
“Intitolare ad Anna Maria un luogo simbolo della città”
In occasione dell’anniversario della sua morte, il Coordinamento Donne della Cgil Palermo chiede all’Amministrazione che venga intitolato ad Anna Maria un luogo simbolo della città, per far sì che la sua storia non venga mai dimenticata.
Le parole della responsabile del Coord. Donne Cgil
“Per troppi anni, nessuno ha voluto chiamare quel delitto di efferata violenza con il suo vero nome. Ci associamo, esprimendo solidarietà e vicinanza alla famiglia di Anna Maria e a tutte le donne che hanno subito violenza di genere e alle famiglie delle vittime”, dichiara Enza Pisa, la responsabile del Coordinamento Donne della Cgil Palermo. La Pisa, inoltre, sottolinea come in questo mezzo secolo nulla sia cambiato nella mentalità e nei comportamenti di sopraffazione degli uomini sulle donne. “Bisogna andare avanti e costruire, essere presenti e vigilare, per ottenere un cambiamento reale“, così conclude la responsabile.
L’impegno dei sindacati e delle associazioni
La Cgil, assieme a Cisl e Uil, ha lanciato lo scorso 8 marzo, giornata della Festa della Donna, la costituzione di un Patto per le politiche di genere, a sostegno di “politiche inclusive che garantiscano le pari opportunità, nella valorizzazione delle differenze”. Nel ricordo di Anna Maria, la famiglia ha aperto una donazione a Le Onde onlus Palermo, Associazione da sempre impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne.