Oggi, lunedì 13 giugno, alle ore 16:30, in via Michele Miraglia/piazzetta Briuccia, 20 (prima traversa a destra di via Mariano Stabile, salendo dal porto), la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, inaugurerà la nuova sede dell’Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia (Iemest).
La cerimonia inaugurale della nuova sede, aperta alla comunità scientifica e organizzata dal presidente dell’ente di ricerca, Bartolo Sammartino, e dal direttore generale, Francesco Cappello servirà anche a sottolineare lo straordinario contributo dato al risanamento e al recupero di un sito di archeologia industriale al centro di Palermo, prima ridotto a un rudere a cielo aperto e adesso rinato a nuova vita: infatti, l’edificio – progettato a fine ottocento come opificio per la lavorazione degli agrumi di Sicilia e utilizzato a tale scopo fino alla fine degli anni venti del secolo scorso – diventò deposito bellico sino alla fine della seconda guerra mondiale per poi cadere nel degrado.
Adesso, la struttura – finemente ristrutturata e allestita con un’attenzione particolare alla dimensione estetica – funziona come centro internazionale di ricerca scientifica e come centro congressi, arricchendo il panorama italiano in termini di produzione di studio e di ricerca portata avanti dai privati.
L’inaugurazione sarà anche l’occasione per presentare le importanti attività di ricerca e che lo Iemest. sta conducendo anche a livello internazionale come, per esempio, quella in collaborazione con la Nasa, l’Agenzia Spaziale Americana.
In occasione dell’inaugurazione anche il vernissage della mostra delle opere scultoree dell’artista Salvatore Rizzuti.
Lo Iemest è un ente di ricerca che svolge attività a carattere scientifico, socio-culturale, di formazione, di consulenza e di assistenza tecnica. È partner di diverse università e centri di ricerca di tutto il mondo; conduce progetti di ricerca e organizza eventi per la promozione e diffusione della cultura; offre, inoltre, attività di informazione e formazione.
Presso la struttura hanno sede diversi laboratori scientifici tra cui un laboratorio avanzato di Neuroanatomia destinato al collaudo dei dispositivi elettrocorticografici impiantabili in vivo su cavia e allo studio degli effetti dell’impianto, in particolare per la verifica in vitro, su colture neuronali anche 3D, e in vivo, post-mortem, della biocompatibilità e bioassorbibilità dei materiali impiegati.