Come si legge su Resapubblica.it, grazie anche agli scavi effettuati dagli studenti dell’Università degli Studi di Palermo, sono stati rinvenuti a Petralia Sottana una sepoltura con resti di ossa maschili, un capitello e varie ceramiche.
L’indagine archeologica – promossa dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo, in collaborazione con l’associazione culturale “Gaetano Messineo” – ha avuto luogo nel sito di “Santa Marina“, coordinata dai professori di Unipa Oscar Belvedere e Aurelio Burgio ma anche dall’archeologo romano Dario Scarpati.
Sotto la guida dei due docenti, infatti, due gruppi di dodici studenti stanno completando – evidentemente nel migliore dei modi possibili – la loro formazione sul campo, acquisendo i crediti formativi previsti dall’ordinamento universitario.
L’insediamento oggetto degli scavi, infine, sarebbe tra i più ricchi e importanti delle Madonie e si colloca tra il III secolo a.C. e il V sec. d.C.