Cari Amici tutti, a conclusione del 2014, desidero ulteriormente rivolgere a tutti Voi i migliori auguri per le festività di fine anno e cogliere l’occasione per formulare alcune considerazioni riguardanti lo stato e le imminenti prospettive dell’Ateneo.
Sono proprio di questi giorni l’approvazione del bilancio di previsione 2015, da parte del Consiglio di Amministrazione, e la comunicazione ministeriale, invero oltremodo tardiva, concernente la quantificazione del FFO 2014.
Premesso che su questo ultimo aspetto, riferirò più analiticamente – e con successiva nota – alla ripresa delle attività, è, al momento, opportuno conoscere che l’entità del trasferimento è corrispondente alle previsioni e ciò consentirà, nei limiti della disponibilità di punti-organico autorizzati dal MIUR ai fini del turn-over, di avviare la prevista programmazione del reclutamento di personale docente e tecnico-amministrativo a carico del bilancio universitario.
Pur nella perdurante criticità della situazione economico-finanziaria nazionale e regionale, il bilancio previsionale 2015 presenta elementi di confortante stabilità finanziaria, garantita – citando il parere reso dal Collegio dei Revisori dei Conti – dalla compiuta “razionalizzazione delle strutture, con conseguente armonizzazione dei flussi contabili” che ha fatto emergere “l’importanza cruciale del nesso tra assetti organizzativi di Ateneo e strumenti di bilancio”.
In ogni caso, verrà mantenuto un atteggiamento estremamente prudente nell’esercizio della gestione amministrativa, anche al fine di consolidare utili economie da destinare ad investimenti e/o a maggiori ed impreviste spese nel prossimo futuro. Sul versante delle attività formative, gli organi di governo hanno licenziato, in vista della pianificazione delle prossime attività didattiche, le linee-guida per l’offerta formativa 2015-2016 alle quali le competenti strutture di Ateneo dovranno adeguarsi per rispondere, sia sul piano metodologico che contenutistico, alle esigenze, anche di natura occupazionale, che vengono sempre più intensamente rappresentate dagli studenti e dalle loro famiglie.
In particolare, l’introduzione del c.d. “costo standard” nella composizione del FFO induce a scelte coerenti con la documentata attrattività dei corsi di laurea e rispettose di approcci operativi che favoriscano la regolarità degli studi, limitando al massimo la percentuale di fuori corso. Aggiuntivamente, la tenuta complessiva del numero di nuovi immatricolati nell’ultimo biennio incoraggia l’adozione di modelli di erogazione della didattica che sappiano contemperare il necessario rigore valutativo con la qualità dei servizi resi agli studenti e con la doverosa sollecitudine del corpo docente nei loro confronti.
Il 2015 chiamerà, inoltre, la comunità accademica a rinnovare le procedure per la valutazione della ricerca (VQR) e della produttività dipartimentale (Scheda SUA-RD): si tratta di adempimenti che richiedono inevitabile sforzo e sacrificio, individuale e collettivo, ma che assumono strategica valenza per garantire, nell’interesse di tutti, la sostenibilità dell’Ateneo in termini di risorse premiali del FFO, oggi seriamente compromesse proprio dal modesto esito della precedente tornata VQR.
Inoltre, il preannunciato inserimento, nella formulazione del FFO, dei risultati della cosiddetta “terza missione” dell’università comporterà, da parte dei Dipartimenti, una particolare attenzione verso l’applicazione produttiva della ricerca e l’implementazione delle attività di istituto: brevetti, spin-off, conto terzi, convenzioni esterne, progetti di ricerca a valere su finanziamenti internazionali, rapporti con il territorio e con l’impresa. In buona sostanza, viene richiesta ai Dipartimenti una sempre maggiore capacità di autofinanziamento e di valorizzazione esterna delle proprie competenze, in una logica di impegno interdisciplinare e di innalzamento della propria capacità competitiva.
In questo scenario di allargamento delle azioni e dei fini del sistema universitario, assume un rilevante ruolo il processo di internazionalizzazione degli studi e della cooperazione scientifica al quale l’Ateneo, sulla base delle positive esperienze consolidate in questi ultimi anni, guarda con particolare attenzione e ragionevole prospettiva di ulteriore miglioramento delle proprie “performances”.
Nel 2015 saranno avviati – e, in parte, condotti a termine – ulteriori interventi di ammodernamento e adeguamento dei siti dell’Ateneo, nell’ottica di assicurare alla comunità accademica migliori condizioni di vivibilità ed agibilità, prevenendo condizioni di degrado strutturale ed ambientale e proseguendo in una politica di razionalizzazione del patrimonio edilizio che, in questi anni, l’Amministrazione ha affrontato nei limiti delle proprie disponibilità, ma con primario riguardo alle azioni orientate alla riqualificazione degli spazi a servizio degli studenti.
In ultimo, ma non per ultimo – nel momento in cui, per l’ultima volta, nella qualità di Rettore, mi rivolgo a tutti Voi in occasione delle festività natalizie – mi sia consentito ricordare come la responsabilità educativa alla quale siamo chiamati imponga, al di là e al di sopra delle inevitabili difficoltà e dei possibili contrasti, il sacro rispetto dell’istituzione e la piena consapevolezza della straordinaria valenza sociale e culturale del nostro ruolo. Questo deve essere vissuto con generoso spirito di servizio nei confronti degli studenti e della società tutta che, in una fase di eccezionale crisi del sistema Paese, si attende dall’università risposte adeguate alle difficoltà delle giovani generazioni ed ispirate a competenza, sobrietà e credibilità.
I giovani ci chiedono ascolto ed hanno bisogno della nostra testimonianza di impegno e di verità, affinché possano maturare positive e durature convinzioni, costruite con libertà di pensiero e profondità di ragionamento.
Nell’augurare a ciascuno di Voi e alle Vostre famiglie un Anno Nuovo ricco di soddisfazioni, mi piace concludere questa nota con le parole di Gandhi il quale scriveva: «Mantieni positive le tue convinzioni perché le tue convinzioni diventano i tuoi pensieri, i tuoi pensieri diventano le tue parole, le tue parole diventano le tue azioni, le tue azioni diventano le tue abitudini, le tue abitudini diventano i tuoi valori, i tuoi valori diventano il tuo destino!».