La Regione Siciliana, guidata da Nello Musumeci, interviene riguardo le recenti polemiche inerenti all’aumento di stipendio alla portavoce del Presidente di regione, Michela Giuffrida. Lo stipendio, almeno da quello che raccontano le cronache, della protavoce sarebbe dovuto passare da 60mila a 160mila euro. Con un aumento di circa il 150%.
“La norma che riguarda la figura del portavoce del presidente della Regione, approvata nei giorni scorsi – si legge in una nota portata dalla Regione – ne individua lo status giuridico determinando il superamento della esistente, stabilita con precedente legge regionale che lo equiparava, unica tra le Regioni italiane, a quello del segretario particolare del presidente e degli assessori. È evidente a tutti come le due figure professionali siano distinte, per compiti e responsabilità”.
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Aumento di stipendio alla portavoce di Musumeci
“Il nuovo inquadramento giuridico che, è bene sottolinearlo, allinea così il ruolo del portavoce alla normativa della maggior parte delle Regioni italiane – si legge ancora – non comporta automaticamente il trattamento economico massimo previsto dalla norma. La retribuzione, infatti, sarà stabilita con deliberazione della giunta regionale (e quindi ridotta, come già avvenuto per molte altre posizioni apicali). E ancora una volta sarà in linea con quanto previsto dagli enti di pari livello. Quindi, molto lontano dalla dimensione ipotizzata, in molti casi strumentalmente e in malafede”.
La Regione Siciliana attraverso questa nota evidenzia il fatto che non avverrà nessun tipo di aumento, dato che la scelta sarà portata unicamente dagli organi regionali, che terranno uguale lo stipendio per la portavoce Michela Giuffrida.