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Biagio Conte: “Una vita per gli ultimi”, la Rai racconta chi era


Una vita per gli ultimi. Per loro ha fatto digiuni, penitenze, pellegrinaggi, incontrando anche tanto disprezzo, ostacoli e critiche. È il profilo di fratel Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e carità, morto lo scorso 12 gennaio a causa di una malattia. In compagnia del salesiano don Pino Vitrano, suo braccio destro, e di Francesco Russo, suo medico, Eva Crosetta, domenica 5 marzo a “Sulla Via di Damasco”, il programma di Rai Cultura in onda alle 7.30 su Rai 3, racconta la profezia di fratel Biagio, un eremita del nostro tempo, innamorato solo di Dio e della sua volontà.

La puntata ripercorrerà la sua vita, i suoi gesti e quella scelta – apparentemente incomprensibile – di stare per strada, per consolare e dare riparo ai dimenticati; lo farà attraverso un inedito racconto in prima persona di Fratel Biagio e la testimonianza di chi è divenuto parte di quel progetto sconvolgente di Dio. Figlio di un imprenditore, Biagio Conte a 26 anni abbandona tutto per seguire l’esempio di San Francesco D’Assisi.

In chiusura, dopo le voci di fratel Davide e Roberto Bekir, eredi di questa grande missione umanitaria, le parole di Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, che nell’omelia del funerale ha detto: “L’unica eredità di cui Biagio si è appropriato è stata il dolore e la povertà dei fratelli. L’eredità che ci lascia è la ricchezza del suo esempio”.

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