Bocciata al test d’ingresso a Medicina dello scorso 8 aprile, una studentessa, insieme ad altri 65 partecipanti, si è rivolta al Tar per la formulazione errata di una domanda. Secondo la valutazione del Ministero dell’Istruzione, infatti, la sua risposta era sbagliata, ma per Mario Capecchi, il Nobel citato nella domanda considerata errata, invece, a sbagliare è stato chi ha formulato quella domanda. E chissà se questo basterà a farle meglio digerire la bocciatura al test d’ingresso a Medicina.
Il caso accade a Palermo, come raccontato da Palermo Today.
Nello specifico alla domanda 27 si chiedeva: «Quale dei seguenti abbinamenti scienziato-campo scientifico non è corretto? A) Mario Capecchi-chimico; B) Enrico Fermi-fisica nucleare; C) Riccardo Giacconi-astronomia; D) Rita Levi-Montalcini-neurologia; E) Camillo Golgi-istologia». Per il Ministero la risposta corretta sarebbe la A. Ma il premio Nobel italoamericano non ci sta e, in men che non si dica, ha spedito una mail alla giovane: «Non è vero – ha scritto -. Mi occupo di chimica, genetica e biologia molecolare. All’università ho conseguito il dottorato di ricerca in biofisica e biologia molecolare. Mi considero un chimico».
A seguire la vicenda sono stati gli avvocati Francesco Leone, Francesco Stallone e Gabriele La Malfa Ribolla, in rappresentanza del gruppo di ricorrenti: «Nel caso in cui il questionario – spiega Leone – sia caratterizzato da errori, ambiguità, quesiti formulati in maniera contraddittoria o fuorviante, la selezione è inevitabilmente falsata e viziata. Gli studenti hanno diritto, come di fatto stiamo chiedendo, ad accedere al corso di studi in sovrannumero».
E quell’errore non sarebbe l’unico: quella in cui, secondo il Ministero, l’ipofisi produrrebbe l’ormone Adh, «quando in realtà si limita a rilasciarlo», spiega l’avvocato; o ancora quella in cui si chiede in quali organuli della cellula avvenga la sintesi proteica. Stando sempre alle informazioni in possesso del Ministero, la risposta corretta era quella in cui si citano cloroplasti e mitocondri.
Citate le fonti!
Ciao Riccardo, abbiamo aggiunto il sito che aveva pubblicato per primo la notizia. Era saltato in fase di editing del post. Grazie.