Bocciati gli atenei siciliani. A decretarlo è il decreto ministeriale sul “punti organico 2014“ secondo il quale per il triennio 2015/2017, le università di Palermo, Catania e Messina potranno effettuare soltanto un blando turnover di professori e ricercatori.
Una decisione presa perché i conti degli atenei non sarebbero ancora in linea con le previsioni e non è possibile far andare in pensione gli insegnanti fino ad oggi di ruolo.
Una scelta non vista di buon occhio dal rettore Roberto Lagalla che su Facebook commenta: «Il nostro bilancio, da anni, è in attivo e gode di ottima salute. Quello dei puntiorganico è un sistema assurdo che dà enfasi alle entrate. Il nostro unico indice ancora da migliorare è il rapporto tra spese di personale e entrate totali: per adeguarlo potremmo uniformarci aumentando le tasse agli studenti ma è una soluzione che socialmente non mi sento di proporre».