Boom di iscrizioni all’Università degli Studi di Palermo (UniPa), è record dagli ultimi 15 anni, sono più di 11 mila gli studenti che iniziano il percorso universitario
“Questi numeri, che premiano gli sforzi dell’Ateneo e del suo personale docente e tecnico amministrativo, sono motivo di forte soddisfazione. Stiamo progressivamente riducendo il numero dei corsi ad accesso programmato” questo il commento del Rettore Massimo Midiri.
Aumento esponenziale delle matricole universitarie con 11.500 nuovi studenti iscritti: un record degli ultimi 15 anni
L’Università di Palermo ha segnato un traguardo storico per l’anno accademico 2023-2024, con un impressionante numero di 11.500 matricole iscritte ai corsi triennali e magistrali a ciclo unico. Questo risultato, attribuito anche alla politica di apertura progressiva adottata di recente, rappresenta il picco più alto degli ultimi 15 anni.
Le parole del Rettore
“Questi numeri, che premiano gli sforzi dell’Ateneo e del suo personale docente e tecnico amministrativo, sono motivo di forte soddisfazione. Particolarmente rilevante è anche l’ottimo risultato già ottenuto oggi sulle lauree magistrali, che registrano una crescita rispetto allo scorso anno di quasi l’8% – e continua il Reettore – L’ampliamento del numero programmato di alcuni corsi di laurea, la verifica dell’interesse effettivo dei richiedenti e il successivo scorrimento delle graduatorie hanno permesso di iscriversi all’Università” tutti coloro che hanno preso parte” alla cosiddetta ‘click week’ per l’immatricolazione ai corsi di laurea triennale o magistrale a ciclo unico di Biotecnologie, Chimica e Tecnologie farmaceutiche, Farmacia, Ottica e optometria e di quattro Corsi di Laurea magistrale tra cui Psicologia clinica”.
Per Midiri “un importante risultato che abbiamo voluto dare come risposta alle ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato, nei mesi scorsi, alle procedure di pre-immatricolazione per alcuni corsi di laurea”.
Inoltre, è confermato che a partire dal prossimo anno, verrà abbandonata la procedura di selezione basata sull’ordine di prenotazione. È evidente che ci troviamo in un contesto in cui il numero di laureati è estremamente limitato, una situazione che rappresenta un ostacolo significativo per lo sviluppo e la crescita della Sicilia.
E per concludere afferma che: “Il nostro territorio è anche caratterizzato da una fortissima migrazione intellettuale, con tanti giovani che, attirati dalle maggiori possibilità professionali e lavorative offerte da altre regioni, scelgono di frequentare altre università, in buona parte dislocate nel nord Italia. Stiamo facendo tutti gli sforzi per dare al più alto numero di giovani siciliani la possibilità di frequentare l’Università a Palermo. Per questo abbiamo deciso di ridurre progressivamente il numero dei corsi di studio ad accesso programmato, anche se le limitate risorse ministeriali messe a disposizione dell’Ateneo impongono in alcuni ambiti di mantenere una programmazione degli accessi, senza la quale il numero di iscritti sarebbe superiore alla disponibilità delle strutture come aule e laboratori didattici”