“I concorsi fatti alla vecchia maniera non servono più a nulla perché non selezionano più la qualità. Bisogna cambiare il modo”. Lo ha affermato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo a Zapping su Radio Rai1.
Brunetta prova a spiegare meglio la sua proposta innovativa: “I concorsi carta e penna non si fanno più da nessuna parte d’Europa. Io propongo di eliminare la carta e la penna e di eliminare i concorsi che durano 5-10 anni, perché non sono possibili i concorsi fatti alla maniera per cui arrivano 170.000-200.000 richieste e vengono riuniti negli stadi”.
E poi aggiunge: “In nessuna parte del mondo il reclutamento si fa così”, quindi bisogna ”cambiare pagina” utilizzando ”le nuove tecnologie, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale”.
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La proposta di Brunetta
Queste ultime dichiarazioni si sommano a quelle rilasciate al Tg5 qualche giorno fa. Brunetta stesso parla di rivoluzione nella Pubblica Amministrazione. “Adesso abbiamo bisogno di tutti i più bravi -sottolinea-. Portiamo dentro la pubblica amministrazione tanti giovani bravi che le università e le scuole sfornano”, dando loro ”l’orgoglio di lavorare per 60 milioni di italiani”. Le nuove assunzioni potrebbero essere ”3,5 milioni e magari 4 milioni se riusciremo a ripristinare il turn over’.