Tra pochi giorni, il 23 maggio, ricorderemo il giudice Giovanni Falcone nelle celebrazioni della strage di Capaci. Ma noi lo vogliamo ricordare anche oggi, nel giorno del suo compleanno, citando alcune delle sue frasi più celebri, pietre miliari della legalità.
Giovanni Falcone: 82 anni fa nasceva il Magistrato Antimafia
Il 18 maggio 1939, nel quartiere della Kalsa di Palermo, nasceva Giovanni Falcone, il magistrato che, insieme al collega ed amico Paolo Borsellino, e a molti altri, diede alla Sicilia una speranza, rimasta per troppo tempo sepolta dalla mafia. Falcone fu uno dei primi ad identificare Cosa Nostra come vera e propria organizzazione criminale, smascherandone le fitte trame.
La carriera e la morte
Quello messo in atto dal magistrato palermitano fu un dettagliato lavoro di indagine, realizzato in collaborazione con tutti i membri del pool antimafia, con cui condivideva la sete di giustizia. Il traguardo più importante, fu il Maxi processo del 1986, il più grande processo della storia alla mafia, con 475 mafiosi chiamati alla sbarra. Nel 1991, Falcone decise di accettare il ruolo di Direttore degli Affari Penali al Ministero di Roma, il suo ultimo incarico. Il 23 maggio del 1992, sullo svincolo di Capaci, rientrando a Palermo insieme alla moglie e magistrato Francesca Morvillo, 500 kg di tritolo fecero saltare in aria l’auto in cui i due viaggiavano, preceduti dagli uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
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Giovanni Falcone: le frasi più celebri
E se quella vile esplosione ha fermato fisicamente la corsa del giudice Falcone, così non è stato per le sue idee. Ancora oggi, molte delle sue frasi rappresentano pietre miliari della lotta alla mafia, pilastri su cui fondare il vero senso di legalità. Insieme a voi, ne vogliamo ricordare qualcuna:
“La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni“.
“Tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia“.
“Ci si dimentica che il successo delle mafie è dovuto al loro essere dei modelli vincenti per la gente. E che lo Stato non ce la farà fin quando non sarà diventato esso stesso un modello vincente”.
“Per lungo tempo si sono confuse la mafia e la mentalità mafiosa, la mafia come organizzazione illegale e la mafia come semplice modo di essere. Quale errore! Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale“.
“Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche e cambiare, c’è un prezzo da pagare. Ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare“.
“L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, è incoscienza“.